Ha aperto il salone da appena due mesi, ma ha le idee chiare. Il lunedì lo dedicherà alla rasatura solidale. «Avanti i profughi, gli immigrati, i nostri disoccupati che non hanno i soldi per pagarsi un taglio, i rom che si arrangiano da soli, insomma i poveri» è la sollecitazione, a sorriso pieno, di Rocco Ranieri, giovane parrucchiere di Treviso.«Perché mi sono messo a disposizione di chi mai penserebbe di passare dal parrucchiere? Non ho nessuna spiegazione – spiega con semplicità –. È un moto dell'anima. Io ho ricevuto tanto, ancorché sia giovane, e mi sento di restituire. Spero soltanto che i clienti del gratuito trovino il coraggio di venire. E di arrivare numerosi». Al lunedì ci si riposa. Rocco ha deciso, almeno una volta al mese, di rinunciarvi e di dedicarsi al volontariato, quello che gli è più congeniale. «Un taglio di capelli a volte è utile quando ci si presenta ad un colloquio di lavoro. Questo – sorride ancora Rocco – vuol essere il mio contributo contro la disoccupazione». Si ferma, non vorrebbe aggiungere altro. Ma con un nuovo sorriso butta là: «Il barbone, il profugo, il disoccupato non hanno forse diritto anche loro ad uno spunto di bellezza?».Chissà come commenteranno i vicini di salone: dalla questura alla camera di commercio, agli industriali, ad un sacco di istituzioni. L'indirizzo di «Rocco Parrucchieri» è infatti Piazza delle Istituzioni, appunto a Treviso.
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