La luce di Dio arriva spesso inaspettata, indicando strade che mai avremo pensato di percorrere. Così successe a san Guido di Pomposa. Nato a Ravenna attorno al 970, si dedicò agli studi, senza pensare a una vita religiosa, ma un giorno donò i propri abiti, indossò un saio e andò da pellegrino a Roma. Ricevuta la tonsura si recò in Terra Santa, tornando poi a Ravenna, dove si ritirò a vita eremitica, sotto la guida di Martino, abate di Pomposa. Nei primi anni dell'XI secolo Guido si trovò alla guida dell'abbazia di San Severo a Classe e poi, alla morte di Martino, fu scelto come abate di Pomposa. Sotto la sua direzione l'abbazia divenne uno dei centri monastici più importanti del nord Italia. L'Imperatore Enrico III invitò l'abate santo alla dieta di Pavia, ma Guido si ammalò e si fermò a Borgo San Donnino (oggi Fidenza) dove morì il 31 marzo 1046.
Altri santi. San Beniamino, diacono e martire (V sec.); sant'Agilolfo, vescovo (VIII sec.).
Letture. IV Domenica di Quaresima. Gs 5,9-12; Sal 33; 2Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32.
Ambrosiano. Es 17,1-11; Sal 35; 1Ts 5,1-11; Gv 9,1-38b.
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