Se guardiamo alle nostre spalle scorgiamo una lunga storia fatta di vicende umane e di persone che hanno costruito il mondo in cui viviamo. Tra queste persone alcune ci indicano la via da seguire e ci aiutano a guardare al nostro futuro cogliendo i veri segni di speranza, i valori da custodire. Così i santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù, sono per la Chiesa il volto concreto di un popolo in cammino. La loro vicenda umana è narrata nei Vangeli apocrifi e ci ricorda che anche Gesù aveva una famiglia, segnata dalle stesse difficoltà delle altre famiglie, ma capace di aprirsi agli altri e a Dio. Secondo la tradizione, infatti, i due non avevano figli ma un angelo annunciò loro la nascita di Maria. I due nonni santi, quindi, sono anche i testimoni della grandezza e della potenza del Vangelo: nel Risorto si riconciliano le generazioni e si realizza il vero Regno dell'amore, unica vera destinazione comune per l'intera umanità. La devozione per Gioacchino e Anna - celebrati nello stesso giorno solo dal 1584 - si è diffusa prima in Oriente per giungere in Occidente alla fine del primo millennio.
Altri santi. Sant'Austindo, vescovo (XI sec.); San Giorgio Preca, sacerdote (1880-1962).
Letture. Romano. Ger 14,17-22; Sal 78; Mt 13,36-43.
Ambrosiano. Gs 24, 1-16; Sal 123 (124); Lc 9, 46-50.
Bizantino. 1Cor 10,5-12; Mt 16,6-12.
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