Dai dibattiti forensi alla difesa della fede corretta: il percorso esistenziale di san Fedele da Sigmaringen si svolse sempre alla luce della ricerca della verità. Si chiamava Markus Roy ed era nato da una famiglia di origine fiamminga nel 1578. Aveva studiato filosofia e poi diritto a Friburgo ma, deluso dalla professione forense, nel 1612 entrò, assieme al fratello, tra i Cappuccini. Ordinato prete, si fece conoscere per alcuni scritti in difesa dell'ortodossia davanti al diffondersi del protestantesimo e per questo il vescovo di Coira lo chiamò nella sua diocesi come predicatore. San Fedele accettò e nel 1622 venne nominato superiore delle missioni nei Grigioni. La sua opera portò molti alla conversione, specie nella Quaresima del 1622. Questo però suscitò ostilità, anche perché la fede cattolica veniva identificata con quella dell'impero asburgico, considerato un invasore in quelle terre. Il 24 aprile a Séwis fu fermato da un gruppo di soldati che gli chiese di rinnegare quanto aveva appena predicato in chiesa: al suo rifiuto lo aggredirono e lo uccisero.
Altri santi. San Benedetto Menni, religioso (1841-1941); santa Maria Elisabetta Hesselblad, religiosa (1870-1957).
Letture. Romano. Domenica della Divina Misericordia. At 5,12-16; Sal 117; Ap 1,9-11.12-13.17-19; Gv 20,19-31.
Ambrosiano. Domenica in Albis depositis. At 4,8-24a; Sal 117 (118); Col 2,8-15; Gv 20,19-31.
Bizantino. At 5,12-20; Gv 20,19-31.
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