«Unioni civili, ecco dove sbaglia la Chiesa». Un po' troppo sicuro di sé lo scrive su La Stampa (giovedì 27) Stefano Passigli, editore e politico di sinistra. Afferma, infatti, che «tra i diritti della singola persona non possiamo non annoverare la pursuit of happiness», la ricerca della felicità, «che può tradursi in amicizia, affetto, solidarietà anche al di fuori della famiglia tradizionale»: traduzioni comunque non certo di natura giuridica. Anche se c'è nella Dichiarazione d'indipendenza americana, la felicità non c'è nella Costituzione italiana e non ha motivi per diventare diritto. Nonostante ciò Passigli insiste: «Il richiamo alla famiglia tradizionale» (posizione della Cei) «va letto in riferimento anche ad altri articoli della Costituzione», dalla quale si deduce (vedi art. 7 Concordato) che la Chiesa «riconosce come famiglia anche quella risultante da un matrimonio civile». Cosa ovvia. Passigli aggiunge, però, che «nulla nella nostra Carta impedisce di estendere a unioni civili omosessuali gli stessi diritti riconosciuti alla famiglia eterosessuale». Per sostenere quest'assurdità si rifà all'articolo 3, che «impedisce difformità di trattamento basate sul sesso» e così proprio sul sesso inciampa. I cittadini maschi e femmine – che restano tali anche se omosessuali – hanno, come tutti, diritto al matrimonio previsto dalla Costituzione, ma non possono esigere, in virtù della propria sessualità, un diritto inesistente e in più: sposare una persona omologa. La Chiesa non sbaglia. Si preoccupa, invece, che l'evangelico «Date a Cesare ciò che è di Cesare», richiamato a sproposito da Passigli, non sia violato con impossibili diritti.ORIANA CAMBIA IDEAA proposito di diritti. Al centro della prima pagina di Libero compare (giovedì 27) una grande foto di Oriana Fallaci con l'annuncio della pubblicazione di un libro inedito in cui, come se non bastassero le uscite di Salvini, la scrittrice, morta nel 2006, proclama: «Ho il diritto di odiare l'Islam». Siamo alla vigilia dell'anno Giubilare della Misericordia: piuttosto che un altro libro della Fallaci è molto meglio rileggere il Vangelo di Matteo al capitolo 5, 43.44: «Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano». Pregate anche per Oriana, che sicuramente ha cambiato idea.LA PERSONA EMBRIONENon essendo una cosa, l'embrione non è proprietà di nessuno ed è dunque una persona. La sentenza di Strasburgo ha costretto la stampa laica a fare marcia indietro. Corriere della Sera: «Legittimo vietare la ricerca sugli embrioni»; La Repubblica: «Ricerca sugli embrioni, lo stop di Strasburgo»; l'Unità: «La Corte di Strasburgo: "No alla ricerca sugli embrioni"»; La Stampa, "Gli embrioni non sono cose, lecito vietare la ricerca»; Il Mattino, «Ricerca sugli embrioni, legittimo vietarla»...
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