L'amore (vero o presunto, più presunto che vero) è stato al centro di alcune serate televisive della settimana appena trascorsa. In particolare parliamo di Ultima fermata (mercoledì su Canale 5), di Amore criminale (giovedì su Rai 3) e di Quattro matrimoni in Italia (venerdì su Tv8). Di Ultima fermata e di Amore criminale abbiamo già detto. Ci resta da fare qualche considerazione su Quattro matrimoni in Italia tenendo conto che dei tre programmi, Amore criminale si differenzia dagli altri per le motivazioni di fondo e per la drammaticità delle storie che racconta, ovvero i più atroci femminicidi. In questo senso, di contro, il programma più leggero è proprio l'ultimo, Quattro matrimoni in Italia, giunto alla quinta edizione affidata per la prima volta alla conduzione ironica e dissacrante di Costantino Della Gherardesca, che almeno salva il salvabile a parte qualche battuta un po' scontata, frutto di stereotipi, come quella per cui sotto l'abito bianco si nasconderebbe «l'animale più feroce che la natura abbia mai creato: la sposa». Per il resto Quattro matrimoni in Italia è una rassegna di banalità, pacchianeria o "pacconeria", come dicono alcune spose, che tre per volta partecipano al matrimonio di una quarta dando voti al luogo scelto per la cerimonia, alla qualità del pranzo, all'abito della sposa e all'evento in generale. Chi vince, grazie anche al "bonus Della Gherardesca", si aggiudica uno sponsorizzato viaggio di nozze. Ma anche Quattro matrimoni in Italia, che arriva in chiaro su Tv8 dopo il passaggio in pay su Sky, finisce per strapazzare e non certo per favorire quello che per alcuni è un sacramento o quantomeno, per qualche altro, l'unione fondante della società. Quello che conta sono appunto solo gli aspetti esteriori delle nozze: menù, location, abito, evento.
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