La perifrastica passiva è difficile da pronunciare, quasi come supercalifragilistichespiralidoso. E non c'è neppure Mary Poppins che ti possa dare una mano. Ti devi accontentare di un finto dj che te la canta, anche perché «il latino non è una lingua morta, stava solo riposando prima di fare le serate». Lorenzo Baglioni, che come si sa non ha nulla a che vedere con il Claudio nazionale, che è romano, mentre lui è un fiorentino doc che cantando sciacqua i panni in Arno, a Sanremo c'è andato per meriti propri e per rendere onore al congiuntivo. Fatto sta che ora si è guadagnato anche la possibilità di un programma tutto suo, sia pure in pillole di cinque minuti, in onda dal lunedì al venerdì alle 20,35 su SkyUnoHD per dodici puntate su altrettante materie scolastiche per «un ripasso di fine anno a tempo di musica». S'intitola Bella, prof!. I più dotti lo definiscono un edutainment. Tradotto alla Baglioni (inteso come Lorenzo, ovviamente) significa un «programma didattico che alla fine ti lascia con più dubbi di prima, ma ti mette di buonumore». Che tra la dozzina di argomenti ci fosse Il congiuntivo era scontato. Un po' meno La perifrastica passiva con un tributo musicale stile pop dance con tanto di ritornello «Canticum audientum est / Listen to today / Canticum audientum est / Listen to / Perifrastica / Carthago delenda est / Delenda est». Ogni puntata è infatti caratterizzata da un video in cui Lorenzo Baglioni, con un camuffamento diverso, canta il tema della serata: da L'apostrofo ai Logaritmi passando per Le leggi di Keplero, cantate quest'ultime da una fantomatica boy-band denominata Supplenti italiani. La provocazione del pop didattico contro la didattica classica è ovvia. L'operazione è comunque ironica e intelligente. Coinvolge persino docenti dell'Università di Firenze e dell'Accademia della Crusca. Bella, prof! è un anche un progetto, come suol dirsi, cross-mediale. Non poteva essere diversamente. I social giocano un ruolo importante. Baglioni posta sul suo profilo Facebook anche altri video girati in giro per Firenze sui vari argomenti. Sulla perifrastica passiva è andato a sentire gli avventori del Circolo Sms di Rifredi. Immaginabili le risposte. In ultima battuta un appunto al simpatico conduttore: dovrebbe pagare meno dazio alla compagnia telefonica che sponsorizza il programma, anche se gli permette di andare in onda.
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