sabato 23 gennaio 2016
Il 26 dicembre 2004 lo tsunami colpiva gli Stati affacciati sull'Oceano Indiano: degli almeno 230mila morti, oltre 40mila erano abitanti dello Sri Lanka, e molte abitazioni vennero distrutte. Da quella tragedia è nato un legame forte tra l'Università Cattolica e l'isola devastata, il cui atto più recente è stata l'inaugurazione, domenica 17 gennaio, della scuola materna "Sadhasarana - Semi di pace", di Weligama. La Cattolica e l'associazione Francesco Realmonte hanno realizzato l'edificio, e il centro, oltre ad accogliere i bambini per le attività educative, sarà un polo di eccellenza per la formazione degli educatori e gli operatori del distretto di Galle. Con il monitoraggio dell'ateneo italiano verranno avviati programmi d'intervento psicosociale rivolti ai bambini delle famiglie più povere. Una particolare attenzione sarà dedicata a programmi d'educazione alla pace e di convivenza interetnica e interreligiosa (buddismo, induismo, cattolicesimo e islam). Una necessità particolarmente forte in Sri Lanka, falcidiato dal 1983 al 2009 da una guerra civile.Il nuovo asilo "Semi di Pace", gestito dalle suore domenicane, sorge accanto alla parrocchia di padre Charles Hewawasam, vicario generale della diocesi di Galle e direttore di School for life. Le aule saranno frequentate da 40 bambini cingalesi, in prevalenza buddisti e musulmani, guidati da quattro insegnanti, una cattolica e tre buddiste. All'inaugurazione, oltre al vescovo locale, erano presenti dall'Italia quello di Piacenza-Bobbio, monsignor Gianni Ambrosio, e la professoressa Cristina Castelli, coordinatrice del progetto per la Cattolica.
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