Arturo ora sprizza gioia da tutti i pori. E ne ha tutte le ragioni. La sua è davvero una di quelle storie commoventi che fanno rivedere la luce della vita dopo aver attraversato il tunnel di una malattia aggressiva. All'inizio del 2020 ad Arturo Buonissimo, trentenne di Pagani, nel Salernitano, è stata riscontrata una neoplasia uroteliale che colpisce gli organi genito-urinari ed è impossibile curare adeguatamente in Italia. L'unica speranza: un medicinale immunoterapico in uso negli Stati Uniti. Una volta venuto a conoscenza dell'esistenza del farmaco, il giovane salernitano ha iniziato una personale battaglia per poter disporre della cura salvavita. E grazie all'interessamento dei medici del Polo Oncologico dell'Ospedale di Pagani, l'Asl di Salerno e il Comitato etico interaziendale hanno disposto celermente l'acquisto oltre Atlantico del farmaco. Dopo sei mesi di terapia (e una spesa di circa centomila euro), Arturo ora può dirsi uscito dal tunnel, le precedenti metastasi sono del tutto scomparse. Anche Giuseppe Di Lorenzo,
direttore del Polo Oncologico di Pagani, è felice perché la guarigione di Arturo è frutto anche del lavoro svolto nel suo reparto, a numerosi anni di innovativa ricerca e di attività clinica. Non è poco per un ospedale del Sud.
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