Nei giorni scorsi, dappertutto, tanto Fellini. Giornali e tv hanno tributato un doveroso omaggio al grande regista a cent'anni dalla nascita avvenuta a Rimini il 20 gennaio 1920. Sicuramente un'attenzione più che meritata, ma che in vita non ha ricevuto nelle stesse proporzioni, almeno a livello popolare, anche perché i suoi film, va detto, non sono mai stati di facile interpretazione, se si escludono i primi o Amarcord. Tra l'altro ci sono intere generazioni che sicuramente non conoscono le sue pellicole. Per cui è già un titolo di merito quello che hanno fatto un po' tutte le tv con in testa Mediaset, che ha inaugurato il nuovo canale tematico sul cinema italiano, Cine 34, proprio il 20 gennaio con una maratona di film felliniani. Tanti gli speciali sulle varie reti Rai e, ovviamente, anche su Sky, che fa del cinema uno dei propri punti di forza. Ed è stata, tra le altre, molto particolare la serata messa insieme lunedì scorso da Sky Arte che ha riproposto alle 20,45 una puntata di Muse inquietanti dedicata al film mai realizzato Il viaggio di G. Mastorna, alle 21,15 Fantastic Mr Fellini e alle 22,15 Artists in love sulla storia d'amore tra il regista e la moglie Giulietta Masina. Carlo Lucarelli, autore e conduttore di Muse inquietanti, forza un po' la mano sulla depressione di Fellini, ma la ricostruzione delle vicende legate al «film non realizzato più famoso del mondo» è interessante, così come il racconto del sodalizio di vita e di lavoro tra la Masina («Chaplin in gonnella») e il marito raccontato in Artists in love soprattutto attraverso la testimonianza dell'amico Vincenzo Mollica, noto giornalista Rai. Nel mezzo, il Fantastic Mr Fellini che propone un ritratto del regista romagnolo da un punto di vista inedito: quello del collega americano Wes Anderson che, a parte presentarsi in calzini e senza scarpe, parla di temi a lui cari e vicini alla poetica di Fellini. Due artisti diversi con un approccio al cinema molto simile, visionario e onirico. E per dimostrare quanto Andersen debba al collega molto più anziano, l'intervista di Sky Arte è intercalata da spezzoni di Castello Cavalcanti, il cortometraggio con cui il regista americano rende esplicito omaggio al Fellini di Amarcord.
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