Costituito, in Alto Adige, un bonus per i padri che andranno in congedo parentale. Il fondo ammonterà a poco più di 700 mila euro, soldi che arriveranno dai tre milioni di euro rimborsati dai consiglieri regionali che percepiscono le cosiddette «pensioni d'oro». Parte così un progetto pilota per incentivare i papà a lasciare temporaneamente il posto di lavoro e stare per qualche mese a casa con i loro bambini. La lodevole iniziativa serve a rilanciare la formazione di nuove famiglie a fronte di una sensibile diminuzione delle coppie che, negli ultimi anni, anche in questo lembo d'Italia, decidono di mettersi insieme e avere figli. Nel 2014, infatti, solo il 28,9% delle famiglie altoatesine era composto da coppie con figli, mentre nel 1981 erano ancora il 53%. I motivi del calo sono diversi, non ultimo quello rappresentato dalla difficoltà di conciliare il lavoro con le esigenze della famiglia per le mamme, soprattutto col diffondersi dei contratti a termine e dei lavori a chiamata. «Con il nuovo "bonus" – spiega l'assessore Waltraud Deeg – la Provincia di Bolzano intende sostenere la libera scelta all'interno della famiglia e promuovere una cultura della condivisione per quanto riguarda la cura dei figli». I dettagli sono ancora da definire ma l'impegno della giunta è far partire il "bonus" subito dopo l'estate. La proposta prevede l'erogazione di un contributo di 200 euro (che vanno a sommarsi all'assegno provinciale di sostegno al nucleo familiare di altri 200 euro) per chi percepisce il 30% dello stipendio, mentre la cifra potrebbe essere di 600 euro per i disoccupati e i liberi professionisti.
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