Affidarsi a Dio è la strada per dare senso all’esistenza
giovedì 17 ottobre 2024
È drammaticamente attuale la testimonianza di sant’Ignazio di Antiochia, un padre dell’età apostolica, icona di una fede vissuta senza sconti, nella completa fiducia in Dio e nel suo amore, fino all’estremo dono della vita. La sua è la storia di un vescovo in catene che, scrivendo a sette diverse comunità cristiane, invita a testimoniare il Vangelo con passione e determinazione per costruire una Chiesa autorevole. Le sue esortazioni mettono in luce i punti fondamentali della fede cristiana. Cresciuto in ambiente pagano, Ignazio fu convertito al cristianesimo da san Giovanni evangelista e secondo la tradizione egli fu scelto, secondo successore di Pietro, come vescovo di Antiochia, ma durante il regno dell’imperatore Traiano fu arrestato e condannato a essere sbranato dalle belve. Venne quindi portato da Antiochia a Roma in catene, ma durante il tragitto ebbe l’occasione di inviare sette lettere ad altrettante comunità locali. Questi testi rappresentano una preziosa testimonianza che ci racconta il volto della Chiesa dei primi decenni. Ai fedeli romani, in particolare, chiese di non intervenire in suo favore, perché il martirio sarebbe stato per lui un modo per offrirsi a Dio e mostrare al mondo la grandezza del Vangelo. Il suo martirio si colloca attorno all’anno 107. Altri santi. Sant’Osea, profeta (VIII sec. a.C.); beato Pietro Casani, religioso (1572-1647). Letture. Romano. Ef 1,1-10; Sal 97; Lc 11,47-54. Ambrosiano. Tt 2,11-15a; Sal 135 (136); Lc 24,44-48. Bizantino. Col 4,2-9; Lc 9,49-56. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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