Bitonto, città colpita al cuore dopo l'uccisione per errore dell'84enne Anna Rosa Tarantino vittima innocente della guerra tra i clan mafiosi rivali, cerca di rialzare la testa. C'è tanta voglia di reagire e di affermare con forza la cultura della legalità per riconquistare la serenità perduta e ricostruire un tessuto sociale martoriato e disgregato dalla criminalità organizzata. È nata così l'idea di allestire una rassegna musicale dal titolo emblematico “No droga, no mafia”.
Gli artisti bitontini, ma anche musicisti di altre realtà, terranno ogni sabato sera dal 20 gennaio al 1° maggio, 15 concerti nel centro storico dove i giovani solitamente s'incontrano per trascorrere il tempo libero. Il sindaco Michele Abbaticchio e vicepresidente di “Avviso Pubblico” dice: «Vogliamo portare la buona musica nel borgo antico per darle il significato di un risveglio culturale e per spiegare ai giovani come anche il consumo di droga leggera contribuisce a portare soldi e profitti illeciti alle organizzazioni criminali del territorio».
Nella città a nord di Bari diventata crocevia del traffico e dello spaccio di stupefacenti, non saranno solo le note musicali ad avere un effetto dirompente sul dilagare negli ultimi anni dei fenomeni criminosi. Il Comune sta per elaborare un piano sociale dell'antimafia con il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado, facendo leva sull'impegno delle associazioni locali.
Il primo maggio è in programma il concertone conclusivo “Musica per la legalità”, anche per non dimenticare l'eroica nonnina Anna Rosa Tarantino.
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