La catena del bene non ha fine, non ha età, ed è contagiosa. A testimoniarlo è una vigorosa donna di Este (Pd), Minia Moro, classe 1926: 93 anni, una grinta e una tenacia di ferro messe a disposizione del volontariato, e in particolare dell'impegno nella promozione della prevenzione e dell'accompagnamento dei malati, con l'associazione "Riprogettare la vita", conosciuta quando a essere malata era proprio lei. A 74 anni il cancro al seno la mise a dura prova; Minia l'ha curato e l'ha vinto grazie anche alla onlus che ha appena condiviso i festeggiamenti per il Natale tra i malati del reparto di Oncologia dell'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice (Ulss 6 Euganea).
Una volta guarita, Minia ha deciso di fare la sua parte, diventando volontaria di "Riprogettare la vita", di cui ora è anche membro del consiglio direttivo. Una socia più che attiva: incontri, formazione, sensibilizzazione, Minia non manca mai, si muove in macchina, orgogliosa di una patente rinnovata per altri due anni, ma sempre pronta a fare volantinaggio in bicicletta. «Cinque miei fratelli sono morti di tumore, anch'io ho conosciuto il cancro ma l'ho vinto e da allora ho deciso di fare qualcosa di concreto» racconta. Consapevole che ciascuno ha una sua parte da fare nel mondo.
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