sabato 3 giugno 2017
Dal Papa i piccoli del Centro Italia colpito dai terremoti. «È stato un grande spavento», gli hanno detto. E lui: «Quando si lavora insieme per lo stesso scopo le cose vanno meglio»
Francesco: il sisma ferisce l'anima, Dio aiuta a riprendersi / Video
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Un Papa... intervistatore. Ha voluto che quei bimbi colpiti dai terremoti dello scorso anno in Centro Italia gli raccontassero quanto hanno passato, è stato ad ascoltarli, li ha incoraggiati, ha battuto loro le mani, ha pregato con loro. E si sono anche divertiti insieme, come quando una piccola gli ha detto «ho fame, vorrei andare al ristorante» e lui ha ribattuto «è un modo di dire al Papa "non la faccia lunga"... Sei brava».


Sono stati felici i quattrocento piccoli di Norcia, Cascia, Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto e Acquasanta, arrivati fin dentro il Vaticano con "Il treno dei bambini", l'iniziativa dal 2013 promossa annualmente dal "Cortile dei gentili" in collaborazione con "Ferrovie dello Stato italiane". Accolti dall'associazone "Sport senza frontiere" e dall'orchestra "Marè do Amanha", i cui musicisti provengono da una favela di Rio De Janeiro.


«Mi dicono che devo parlare, ma a me piace ascoltare", aveva cominciato il Papa. Poi hanno raccontato episodi del sisma, disagi e paure. «È stato un grande spavento, non sapevo se i miei amici erano vivi. Fortunatamente si sono salvati tutti. La scuola era
inagibile, poi l'hanno ricostruita», ha detto una bambina. Quindi ecco l'incoraggiamento di Francesco: «Quello che avete vissuto è una calamità: le calamità feriscono l'anima, ma il Signore ci aiuta a riprenderci». Allora «ringraziamo la Madonna per le cose buone che ci ha dato in questa calamità. Quando si lavora insieme per lo stesso scopo le cose vanno meglio». (Il video è di Pino Ciociola)


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