venerdì 28 gennaio 2022
Al Consorzio internazionale di media cattolici, Francesco sulla disinformazione ha ribadito: è necessario ricercare sempre la verità senza colpire chi le condivide, talvolta senza cognizione di causa
Una delle parole che papa Francesco ha preso in considerazione nel suo discorso al Consorzio internazionale di media cattolici “Catholic fact-checking” è stata: verità che deve sempre essere ricercata e rispettata dai comunicatori. "La verità non deve essere piegata a interessi commerciali"

Una delle parole che papa Francesco ha preso in considerazione nel suo discorso al Consorzio internazionale di media cattolici “Catholic fact-checking” è stata: verità che deve sempre essere ricercata e rispettata dai comunicatori. "La verità non deve essere piegata a interessi commerciali" - Vatican Media

COMMENTA E CONDIVIDI

“Come cristiani siamo contro le ingiustizie e le menzogne, ma sempre per le persone”. A ricordarlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dal Consorzio Internazionale di Media Cattolici “Catholic fact-checking”.

“Anche se lo scopo del vostro consorzio è quello di combattere la disinformazione, di contrastare le fake news e la manipolazione delle coscienze dei più deboli, non dobbiamo mai dimenticare la fondamentale distinzione tra le notizie e le persone”, il monito di Francesco, secondo il quale “le fake news vanno contrastate, ma sempre vanno rispettate le persone, che spesso senza piena avvertenza e responsabilità vi aderiscono”. “Il comunicatore cristiano fa proprio lo stile evangelico, costruisce ponti, è artigiano di pace anche e soprattutto nella ricerca della verità”, l’identikit fornito dal Papa: “Il suo approccio non è di contrapposizione alle persone, non assume atteggiamenti di superiorità, non semplifica la realtà, per non scadere in un fideismo di stampo scientifico. Infatti, la scienza stessa è un continuo approssimarsi alla soluzione dei problemi. La realtà è sempre più complessa di quanto crediamo e dobbiamo rispettare i dubbi, le angosce, le domande delle persone, cercando di accompagnarle senza mai trattarle con sufficienza. Questo colloquio con i dubbiosi”.


Il Papa: non stanchiamoci di verificare le notizie, di presentare in modo adeguato i dati,
di essere noi stessi sempre in ricerca


“In un tempo ferito dalla pandemia e da tante divisioni, il fatto di stare in rete come comunicatori cristiani è già un messaggio” ha riflettuto ancora Francesco. “Non possiamo nasconderci che in questo tempo, oltre alla pandemia, si diffonde l’infodemia, cioè la deformazione della realtà basata sulla paura, che nella società globale fa rimbombare echi e commenti su notizie falsificate se non inventate”, ha ribadito il Papa a proposito delle fake news e della “disinformazione che circola sul web ai giorni nostri” . “A questo clima può contribuire, spesso inconsapevolmente, anche il moltiplicarsi e l’accavallarsi di informazioni, commenti e pareri cosiddetti scientifici, che finiscono per ingenerare confusione nel lettore o nell’ascoltatore”, l’analisi di Francesco. Di qui l’importanza di “stare in rete e fare alleanza con la ricerca scientifica sulle malattie, che progredisce e ci permette di combatterle meglio”.
“Essere correttamente informati, essere aiutati a capire sulla base dei dati scientifici e non delle fake news, è un diritto umano”, la tesi del Papa, secondo il quale “la corretta informazione va garantita soprattutto a coloro che sono meno provvisti di mezzi, ai più deboli, a coloro che sono più vulnerabili”.

Non stanchiamoci di verificare le notizie, di presentare in modo adeguato i dati, di essere noi stessi sempre in ricerca”. E’ l’appello del Papa, che al termine del discorso rivolto ai partecipanti all’incontro promosso dal Consorzio Internazionale di Media Cattolici “Catholic fact-checking” ha ammonito: “La ricerca della verità non può essere piegata a un’ottica commerciale, agli interessi dei potenti, ai grandi interessi economici”. “Essere insieme per la verità significa anche cercare un antidoto agli algoritmi progettati per massimizzare la redditività commerciale, significa promuovere una società informata, giusta, sana e sostenibile”, ha spiegato il Papa ai presenti: “Senza un correttivo etico, questi strumenti generano ambienti di estremismo e inducono le persone a pericolose radicalizzazioni, e questo è il conflitto”. “L’antidoto contro ogni tipo di falsificazione è lasciarsi purificare dalla verità”, ha fatto notare Francesco: “la verità purifica. Per il cristiano, la verità non è mai solo un concetto riguardante il giudizio sulle cose: questa è una parte della verità. La verità riguarda la vita intera”. In quest’ottica, “lavorare al servizio della verità significa cercare ciò che favorisce la comunione e promuove il bene di tutti, non ciò che isola, divide e contrappone. Non ciò che ci porta al conflitto”.

Il Papa ha invitato infine a ricordare e a pregare per le vittime del Covid-19 e per quanti "sono morti nel servizio alla gente ammalata. Sono gli eroi di questi giorni, e ci sono tanti eroi nascosti".


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI