Foto Vatican News
Come direste in latino "campionati mondiali di calcio"? Il Papa in un suo tweet li ha chiamati Certaminibus Mundialibus Sphaeromachiae. E "influencer di Dio?" Sempre Francesco, riferendosi alla Madonna, l'ha definita concitatrix Dei. Se poi volete divertirvi con i neologismi della lingua di Cicerone, ecco che i blue jeans diventano bracae linteae caeruleae. E il playboy è un iuvenis voluptarius, mentre la n'drangheta viene tradotta con Bruttianorum praedonum grex.
Sono solo alcuni dei tanti esempi, tratti dai tweet dell'acount ufficiale del Pontefice o dalla lista di nuove parole create dagli esperti, di come in Vaticano il latino sia lingua più che mai viva. Al punto che sabato 8 giugno prenderà il sulle frequenze di Radio Vaticana ‘Hebdomada Papae, notitiae vaticanae latine redditae’ (La settimana del Papa, notiziario vaticano in lingua latina), il nuovo spazio informativo settimanale in latino sull’attività del Papa e della Santa Sede. Un’iniziativa che nasce dalla collaborazione delle redazioni di Radio Vaticana – Vatican News con l’Ufficio Lettere Latine, la struttura della Segreteria di Stato che si occupa di tradurre e di scrivere in latino i documenti ufficiali del Papa compresi i tweet dell’account @Pontifex_ln.
Il nuovo notiziario radiofonico, della durata di 5 minuti, curato da Alessandro De Carolis, andrà in onda ogni sabato sui canali della Radio Vaticana in lingua italiana (su Radio Vaticana Italia alle ore 12.32 e in replica domenica alle 17.30) e verrà diffuso anche in formato podcast attraverso il portale informativo plurilingue Vatican News accompagnato da un articolo contenente la traduzione dei testi. “Con questo nuovo appuntamento settimanale vogliamo far rivivere anche nelle news la lingua ufficiale della Chiesa cattolica che già quotidianamente risuona dalle frequenze di Radio Vaticana durante la messa trasmessa alla mattina”, ha spiegato il direttore editoriale Andrea Tornielli. “Sarà un vero e proprio radiogiornale – ha aggiunto – con servizi e notizie. Non lo abbiamo pensato come uno sguardo nostalgico al passato, ma come una sfida verso il futuro”.
“Daremo un aiuto per quanto riguarda la preparazione dei testi in latino”, ha affermato il responsabile dell’Ufficio delle Lettere Latine, mons. Waldemar Turek. “Abbiamo accolto positivamente il progetto – ha proseguito – perché è da un po’ di tempo che manca un’iniziativa simile, mentre osserviamo un certo interesse per il latino di oggi sia per quello scritto che per quello parlato. E quindi sarà un’occasione per i giovani e per le persone adulte di poter avere un contatto diretto con la materia”.
Al notiziario radiofonico sarà associata, subito dopo, su Radio Vaticana Italia, ‘Anima Latina, Radio colloquia’, una trasmissione
dedicata alla riscoperta del valore e della bellezza della lingua latina curata e condotta da Fabio Colagrande (messa in onda e replica sono le stesse del notiziario al quale fa seguito). Disponibile al pari del notiziario in podcast su Vatican News, ruoterà attorno alle incursioni al microfono di mons. Waldemar Turek e dei suoi colleghi i quali terranno delle micro-lezioni di teoria e prassi per rinfrescare il latino scolastico e soprattutto per far conoscere i neologismi latini coniati per i tweet di Papa Francesco.
Si parlerà dunque delle tante curiose traduzioni di termini moderni per l’account papale, ma anche dei modi di dire latini utilizzati nel gergo ecclesiale così come dei motti, dei proverbi e dei termini latini impiegati quotidianamente spesso senza farci caso. Basti pensare ad alcune parole come deficit, referendum, ictus, monitor, media, gratis, curriculum. Le fonti saranno soprattutto due: i tweet papali (che spesso costringono i responsabili a coniare neologismi latini soprattutto in campi come l'informatica, i diritti umani e l'ambiente) e il Lexicon recentis latinitatis, il ‘vocabolario’ dei latinisti. Qualche esempio tratto da quest'ultimo? La tagliatella diventa Oblonga pasta segmentata. Il panettone viene tradotto in Mediolanensis placentae. Xenofobia? Exterarum gentium odium. Il rerum inexplicatarum volantium studiosus è l’ufologo, mentre il voluntarius suis interromptor è il kamikaze.