domenica 26 maggio 2024
In una piazza San Pietro gremita, Francesco parla della Trinità. «il Padre è creatore, Gesù perdona sempre, lo Spirito ci accompagna nella vita». La prossima Giornata dei bambini a settembre 2026
La Messa del Papa in piazza San Pietro per la Giornata Mondiale dei Bambini

La Messa del Papa in piazza San Pietro per la Giornata Mondiale dei Bambini - Reuters

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«Dobbiamo pregare Gesù per il mondo intero e soprattutto per la pace. Ma prima dobbiamo chiedere perdono per i nostri peccati e per i peccati del mondo. E Così avremo il cuore pronto per accoglierlo». Così il Papa ha introdotto questa mattina, domenica 26 maggio, in piazza San Pietro la messa conclusiva della prima Giornata Mondiale dei Bambini, che coincide con la Solennità della Trinità. Un colpo d'occhio potente, oltre 50mila persone, con il grande abbraccio del Bernini completamente pieno dei bambini e dei loro accompagnatori, giunti soprattutto dall'Italia, con rappresentanze da 101 Paesi dei cinque continenti. Presenti tra gli altri la premier italiana Giorgia Meloni (che era accompagnata dalla figlia Ginevra e che ha avuto un breve incontro privato con il Pontefice prima della celebrazione) e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Mentre l'attore Lino Banfi ha portato con altri le offerte all'altare durante l'offertorio.

Il pensiero della pace ha fatto da filo conduttore all'intera celebrazione. Si è pregato per i bambini rimasti orfani a causa della guerra e per quelli morti nei conflitti. Francesco, davanti ai suoi piccoli amici non ha letto l'omelia scritta, ma ha intessuto un dialogo con i bambini, mettendo l'accento soprattutto sul mistero della Trinità e invitandoli a rivolgersi al Padre creatore con la preghiera del Padre Nostro. «E il Figlio come si chiama?». Un coro di decine di migliaia di voi ha risposto «Gesù». «Gesù ci salva e ci perdona sempre», ha ripreso il Pontefice, facendo poi ripetere ai bambini più volte: «Gesù perdona tutto. Sempre tutto. E noi dobbiamo avere l'umiltà di chiedere perdono» «Il problema è: chi è lo Spirito Santo?», ha quindi proseguito Francesco. «Egli è Dio e dentro di noi. Noi lo riceviamo nel battesimo nei sacramente. Lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita. È quello che ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare e quando facciamo qualcosa di male ci rimprovera dentro. È quello che ci consola e ci aiuta nelle difficoltà. Così siamo felici perché crediamo, la fede ci fa felici. E crediamo nel Padre che ci ha creato, nel Figlio che ci salvato e nello Spirito Santo che ci accompagna nella vita. E per essere sicuri noi cristiani abbiamo una Mamma nel cielo. Sapete come si chiama?». «Maria», ha risposto il coro dei bambini. «Preghiamola adesso», ha aggiunto il Papa. E ha fatto recitare l'Ave Maria.

Infine il Papa ha invitato a pregare «per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati, per la pace e perché non ci siamo più le guerre».

Anche l'Angelus è stato dedicato da Papa Francesco ai bambini. Nessun appello, dopo la preghiera mariana, ma una richiesta ai più piccoli: «Salutate i vostri genitori, i vostri amici ma soprattutto - ha chiesto il Papa - salutate i nonni. Avete visto quando hanno portato il Pane e il Vino c'era un nonno», ha aggiunto alludendo alla presenza di Lino Banfi al momento dell'Offertorio. «Un applauso ai nonni», ha detto il Papa. Infine ha ringraziato gli organizzatori della Giornata Mondiale dei Bambini, citando padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, coordinatore e vice coordinatore, che «hanno lavorato tanto». E ha annunciato che la seconda Giornata mondiale dei Bambini avrà luogo nel settembre del 2026.

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