Ci sono più martiri oggi che all’inizio del cristianesimo. Lo sottolinea il Papa nel video che accompagna la presentazione dell’intenzione di preghiera per il mese di marzo. Orazione dedicata a chi testimonia la fede in zone lontane e magari pericolose del pianeta. «Preghiamo – questo il testo dell’intenzione - perché coloro che in varie parti del mondo rischiano la vita per il Vangelo contagino la Chiesa con il proprio coraggio e la propria spinta missionaria».
Nel video il Papa ricorda una visita nel campo profughi di Lesbo, isola greca dove è stato due volte, nel 2016 e nel 2021. «Un uomo – racconta Francesco - mi disse: “padre, io sono musulmano, mia moglie era cristiana. Nel nostro Paese sono venuti i terroristi, ci hanno guardato e ci hanno chiesto la nostra religione. Hanno visto mia moglie con il crocifisso e le hanno detto di buttarlo per terra. Lei non lo ha fatto e l’hanno sgozzata davanti a me”. È andata proprio così». Quell’uomo non provava rancore - spiega il Pontefice - «si concentrava sull’esempio di amore della moglie, un amore per Cristo che l’ha portata ad accettare e a essere fedele fino alla morte. Fratelli, sorelle, ci saranno sempre martiri tra noi. È il segno che siamo sulla strada giusta. Una persona esperta mi ha detto che ci sono più martiri oggi che all'inizio del cristianesimo. Il coraggio dei martiri, la testimonianza dei martiri, è una benedizione per tutti».
L’intenzione mensile, è curata dalla Rete mondiale di preghiera del Papa. Un’Opera Pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e del compito affidato alla Chiesa. La sua attività. Spiega una nota, si inscrive nella dinamica del Cuore di Gesù, una missione di compassione per il mondo. Fondata nel 1844 come Apostolato della preghiera, la rete è presente in 89 Paesi ed è composta da più di 22 milioni di cattolici. Include la sua sezione giovanile, il Meg – Movimento eucaristico giovanile.
Francesco dedica l'intenzione di preghiera di marzo a chi spende la vita per gli altri nel nome di Cristo. Perché contagi la Chiesa con il suo coraggio e spirito missionario
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