Papa Francesco in piazza San Pietro (Ansa)
«Il nostro vero nemico è il peccato, e il maligno che ci spinge ad esso». Così ha ammonito papa Francesco prima della recita dell'Angelus in piazza San Pietro oggi a mezzogiorno. Nella solennità dei patroni di Roma, i santi Pietro e Paolo, il Pontefice ha ricordato che «i Padri della Chiesa amavano paragonare i santi apostoli Pietro e Paolo a due colonne, sulle quali poggia la costruzione visibile della Chiesa. Entrambi hanno suggellato con il proprio sangue la testimonianza resa a Cristo con la predicazione e il servizio alla nascente comunità cristiana». Francesco ha sottolineato che anche essi subirono «ostilità e prigionia», sono accomunati dall'essere stati mandati da Gesù «ad annunciare il Vangelo in ambienti difficili e in certi casi ostili» e che le loro vicende «personali ed ecclesiali» dimostrano «che il Signore è sempre al nostro fianco, non ci abbandona mai, cammina con noi».
Dopo la preghiera mariana, il Papa ha ricordato di aver «celebrato l’Eucaristia con i cinque cardinali che ho creato nel Concistoro di ieri» e di aver «benedetto i palli degli arcivescovi metropoliti nominati in quest'ultimo anno, provenienti da diversi Paesi». Francesco ha voluto incroraggiare cardinale e pastori «a proseguire con gioia la loro missione al servizio del Vangelo, in comunione con tutta la Chiesa». Poi ha salutato «con affetto i membri della delegazione venuta a Roma a nome del patriarca ecumenico, il carissimo fratello Bartolomeo. Anche questa presenza è segno dei fraterni legami esistenti tra le nostre Chiese».
IL TESTO INTEGRALE DELLE PAROLE PRONUNCIARE DAL PAPA PRIMA DELLA PREGHIERA MARIANA