La guerra in Ucraina si combatte anche senz’armi. A Bilozerivka (regione di Kherson), la gente blocca le strade così da rendere più difficile ai russi entrare nel villaggio. L’episodio viene documentato da un lungo video registrato da uno degli abitanti e postato sul canale Telegram Ukraine Now.
E’ una colonna di camion blindati quella che si vede nelle immagini fatte con un cellulare; una colonna scortata da soldati, con i fucili mitragliatori puntati e le pistole automatiche in mano. La strada sembra essere una di quelle che si incontrano anche nei nostri insediamenti di campagna, con le case basse, piccoli giardini, gli alberi ancora spogli per l’inverno.
La colonna è ferma, i soldati armati a piedi in strada tra due file di civili che inveiscono. Si sentono uomini e donne che gridano. Appare un uomo con al braccio la fascia con i colori azzurro e giallo, a braccia aperte, sembra dire: “Cosa volete?”.
Si sentono delle donne che gridano: "Cosa siete venuti a fare qui? Terroristi! Lasciate le armi, combattete con noi con i pugni".
La tensione si percepisce. I russi appaiono sorpresi e perplessi, non sanno cosa fare, si consultano tra di loro. E intanto continuano le grida. I camion militari prima rimangono fermi, poi lentamente si muovono e una giovane donna si presenta davanti al primo e gli sferra un calcio. I militari allora si fanno più vicini alla folla: l’immagine ferma uno di loro con il passamontagna e la pistola in pugno che si gira e fissa con gli occhi neri chi lo sta riprendendo a poco di un metro di distanza. I camion avanzano con una lentezza esasperante, la gente si avvicina ancora di più agli uomini in divisa, sembra quasi voler parlare con loro che in un secondo potrebbero fare una strage. Eppure non accade.
Poi è un attimo: i soldati puntano al cielo i loro fucili e iniziano a sparare, ma ottengono solo di far spostare di qualche passo i giovani e i vecchi che li ha fermati. E il video si interrompe con l’eco degli spari ormai lontani e le ombre della gente che se ne va camminando lentamente. Nessuno, proprio nessuno si mette a correre.