12esimo giorno di guerra, il messaggio del vescovo greco-cattolico di Kiev S.B. Sviatoslav Shevchuk.
Sia lodato Gesù Cristo, cari fratelli e sorelle in Cristo, vi saluto dai santi colli di Kyiv, dalla nostra cattedrale patriarcale della Resurrezione di Cristo. Oggi siamo al dodicesimo giorno di guerra. Oggi è il 7 marzo 2022.
In questo giorno vorrei innanzitutto ringraziare Santo Padre Francesco perché ieri, durante la preghiera dell’Angelus egli ha condannato la guerra contro l’Ucraina nel modo univoco e chiaro. Ha detto chiaramente che non si tratta di un’operazione, ma di guerra. La guerra che è condotta soprattutto contro i civili, contro la popolazione civile.
Oggi, in questo 12° giorno di guerra, secondo le Nazioni Unite, abbiamo già 1,5 milioni di profughi dall'Ucraina che hanno lasciato la loro patria.
Oggi voglio ringraziare tutti coloro che sostengono il nostro popolo, la nostra patria, le nostre forze armate.Innumerevole corrispondenza e lettere di solidarietà continuano ad arrivare al mio nome.Oggi vorrei ringraziare in modo particolare i vescovi cattolici dell'Asia, in particolare di Hong Kong.
Voglio ringraziare i cattolici dell'India, in particolare le Chiese cattoliche orientali: la chiesa Siromalabarese e Siromalancarese. Grazie di cuore alle Chiese orientali cattoliche d'Europa: quelle di Romania, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia.A tutti coloro che sentono particolarmente il dolore della nostra Chiesa e del nostro popolo.Oggi vorrei ringraziare il popolo polacco, l'episcopato polacco, lo Stato polacco, perché ha già accolto più di 1 milione di rifugiati nelle loro braccia, nelle loro case, e stanno cercando di fare tutto il possibile per fornire l'assistenza necessaria a queste persone. Possa il Signore Dio ripagarli il centuplo.Oggi l'Ucraina resiste.
L'Ucraina sta lottando. Il mio cuore si stringe soprattutto per la mia arcidiocesi di Kiev. Nella periferia di Kyiv sono in corso feroci combattimenti.In un immenso e terribile campo di battaglia si sono trasformate tre città, situate a poche decine di chilometri dal centro di Kyiv: Irpin, Gostomel e Bucha.
È stato ferito il sindaco di Bucha, sig. Vadym Denysenko, che ha svolto coraggiosamente i suoi compiti.
Vorrei ringraziare tutti coloro che oggi esercitano realmente il potere statale a vari livelli in Ucraina e organizzano la difesa della nostra popolazione.Purtroppo tutti i discorsi sui corridoi verdi per poter evacuare le persone dalle città, che soffrono di più a cosa dell’assedio e dei bombardamenti, non si sono avverati.
Oggi chiediamo alla comunità mondiale: "Chiudete il cielo sopra l'Ucraina!".
Perché sono proprio i missili da crociera russi ad uccidere oggi la maggior parte dei civili nelle nostre terre.
Per i cristiani che vivono secondo il calendario giuliano, oggi in Ucraina è il primo giorno di Quaresima. Oggi preghiamo, digiuniamo e facciamo buone azioni.
Vorrei ringraziare in particolare la nostra Caritas Ucraina, che sta facendo del suo meglio per fornire l'essenziale laddove oggi la situazione è in assoluto più difficile.
La nostra Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo e le altre parrocchie oggi veri e propri centri di salvezza della vita umana.
Oggi preghiamo per le forze armate ucraine. Benediciamo i nostri volontari e tutti coloro che stanno avvicinando il giorno della vittoria.
Dio benedica l'Ucraina. Dio benedica il popolo ucraino. Dio salvi il suo popolo e benedica la tua eredità.
La benedizione del Signore su di voi con la Sua grazia ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
Sia lodato Gesù Cristo!