Una vita per i poveri; per loro ha fatto digiuni, penitenze, pellegrinaggi, incontrando anche tanto disprezzo, ostacoli e critiche. È il profilo di fratel Biagio Conte, fondatore della missione Speranza e Carità con oltre mille senzatetto, morto a Palermo, da poco, per una grave malattia. In compagnia del salesiano don Pino Vitrano, suo braccio destro, e di Francesco Russo, suo medico, Eva Crosetta, domenica 5 marzo, a Sulla Via di Damasco, ore 7.30, Rai Tre e RaiPlay, racconta la profezia di fratel Biagio, un eremita del nostro tempo, innamorato solo di Dio e della sua volontà. Il programma di Vito Sidoti ripercorrerà la sua vita, i suoi gesti e quella scelta - apparentemente incomprensibile - di stare per strada, per consolare e dare riparo ai dimenticati; lo farà attraverso un inedito racconto in prima persona di Fratel Biagio e la testimonianza di chi è divenuto parte di quel “progetto sconvolgente di Dio”. Figlio di un imprenditore, a 26 anni abbandona tutto per seguire l’esempio di San Francesco D’Assisi. In chiusura, dopo le voci di fratel Davide e Roberto Bekir, eredi di questa grande missione umanitaria, le parole di Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che nell’omelia del funerale ha detto: “l’unica eredità di cui Biagio si è appropriato è stata il dolore e la povertà dei fratelli. L’eredità che ci lascia è la ricchezza del suo esempio”. Regia di Marina Gambini
Domenica 5 marzo, a Sulla Via di Damasco, ore 7.30, Rai Tre e RaiPlay, racconta la profezia di fratel Biagio, un eremita del nostro tempo, innamorato solo di Dio e della sua volontà
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: