Matrimonio a Kiev tra due animatori dell'oratorio. Un segno di speranza - Marianna Hnylytsia
In Ucraina la guerra non c’è più. A Kiev la guerra non c’è più. Non cadono più missili, non ci sono più carri armati in giro e si diventa vecchi serenamente. Le strade sono ripulite dalle macerie, le case ricostruite, le scuole riaperte. Non può che essere così, perché c’è la pace negli occhi e nei sorrisi di Khristina e Volodymyr novelli sposi.
È una pace fortemente desiderata e cocciutamente cercata quella che si coglie tra gli invitati alla festa e che sconfina oltre le mura bianche della chiesa, la Protocattedrale della Risurrezione di Cristo a Kiev. Una pace che c’è, nonostante tutto. Qualcosa di concreto, che si coglie nella fotografia di gruppo con tutti i partecipanti.
Insieme per una vita di pace - Marianna Hnylytsia
Così, almeno, si è spinti a pensare guardando gli scatti del matrimonio bizantino avvenuto qualche giorno fa tra i due animatori dell’oratorio salesiano di Kiev. A celebrare il rito è Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare dell’Esarcato arcivescovile di Donetsk nel Donbass, e prima responsabile proprio dell’oratorio in cui Khristina e Volodymyr si sono conosciuti.
Un giorno di festa. Foto di gruppo dopo il matrimonio - Marianna Hnylytsia