È forte il pensiero che Francesco rivolge ai nicaraguensi nel dopo Angelus, quando richiama l’attacco di venerdì scorso contro la Cattedrale di Managua, senza feriti, ma che ha distrutto un crocifisso antico di quattro secoli: «Penso al popolo del Nicaragua che soffre per l’attentato alla cattedrale di Managua dove è stata molto danneggiata, quasi distrutta, l’immagine tanto venerata di Cristo, che ha accompagnato e sostenuto durante i secoli la vita del popolo fedele. Cari amici nicaraguensi, vi sono vicino e prego per voi».