Il lancio di un missile (Ansa)
Missili israeliani diretti martedì sera nella campagna siriana di Kisweh, a sud di Damasco, avrebbero colpito depositi e piattaforme missilistiche e ucciso almeno 9 persone. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che le vittime potrebbero essere guardie iraniane rivoluzionarie o miliziani fedeli a Teheran.
Secondo una fonte vicina all'Iran, i raid avevano come obiettivo una postazione militare governativa ma avrebbero provocato solo danni materiali. Intanto Israele ha aperto i rifugi sulle Alture del Golan nel nord del Paese e alzato lo stato di allarme, con il richiamo di un piccolo contingente di riservisti, «a causa delle irregolari attività delle forze iraniane in Siria». L'esercito israeliano ha ammonito di «essere pronto per vari scenari» e che ogni «aggressione avrà una risposta severa». L'annuncio è arrivato poco prima che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rendesse pubblica la sua decisione di ritirarsi dall'accordo nucleare iraniano.
Le mosse di Israele seguono giorni di progressivo e crescente allarme, dopo le minacce giunte da Teheran su un'imminente ritorsione per gli attacchi, attribuiti allo stato ebraico, contro le postazioni iraniane in Siria.