I membri del Consiglio di
Sicurezza dell'Onu "condannano nei termini più forti" la
persecuzione delle minoranze religiose ed etniche a Mosul e in
altre parti dell'Iraq controllate dall'Isis, e sono
"profondamente preoccupati per le minacce" rivolte a questi
gruppi, incluso il recente ultimatum ai cristiani a lasciare la
città o pagare un tributo, convertirsi all'islam, oppure essere
uccisi.I Quindici sono ugualmente preoccupati dal
fatto che le minoranze sono soggette a rapimenti, uccisioni e
alla distruzione delle loro proprietà.
I membri del Consiglio si rammaricano inoltre che nelle ultime
settimane decine di migliaia di persone siano state costrette a fuggire dalle loro case, mentre molte altre sono
stati giustiziate o rapite.
I Quindici ricordano inoltre che l'Isis e gli altri gruppi
armati devono rispettare il diritto internazionale umanitario e
invitano tutti i soggetti politici a superare le divisioni e
lavorare insieme per un processo politico inclusivo e che
rafforzi l'unità nazionale, la sovranità e l'indipendenza
dell'Iraq.