sabato 9 settembre 2017
Il premier Abadi: iniziativa contro l'unità del Paese. Non impediremo la consultazione del 25 settembre, ma il governo non rispetterà il risultato
Due uomini con la bandiera del Kurdistan per le vie di Erbil (Ansa)

Due uomini con la bandiera del Kurdistan per le vie di Erbil (Ansa)

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Il governo iracheno ha affermato oggi che non riconoscerà il risultato di un referendum sull'indipendenza della regione autonoma del Kurdistan indetto per il 25 settembre dalle autorità di Erbil. «L'indipendenza della regione curda è un'iniziativa incostituzionale, in contraddizione con la visione del governo per trovare un modo di preservare l'unità del Paese», ha affermato Saad al Hadithi, portavoce del primo ministro Haidar al Abadi. Tuttavia il portavoce del premier ha assicurato che il governo di Baghdad non farà nulla per impedire la consultazione.

Alla domanda su quali passi l'esecutivo di Baghdad intenda intraprendere per prevenire il referendum, Hadithi ha infatti risposto: «Non vogliamo entrare in conflitti interni, ma il governo non sarà obbligato a rispettarne il risultato». Sinora praticamente tutta la comunità internazionale si è espressa contro la tenuta del referendum, fortemente voluto dal presidente curdo Massud Barzani, storico leader del Partito democratico del Kurdistan (Pdk). La regione gode già di uno statuto che le garantisce un'ampia autonomia amministrativa.

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