Yair Lapid (a sinistra) e Benny Gantz (Ansa)
Dopo settimane di trattative, è stato raggiunto un accordo tra l’ex generale Benny Gantz, leader di “Resilienza per Israele”, e Yair Lapid, ex giornalista e conduttore televisivo, leader di “Yesh Atid”. Il nome della nuova formazione è «Blu e bianco» (i colori della bandiera israeliana). E, stando ai sondaggi, il 9 Aprile potrebbe raggiungere i 32 seggi, superando i 30 sinora pronosticati per il Likud del premier Benjamin Netanyahu.
Per ottenere la maggioranza alla Knesset è necessaria una coalizione di 61 seggi su 120 e, storicamente, chi supera i 30 avrà, di fatto, il maggior potere contrattuale per conquistare gli altri partiti necessari a chiudere l’equazione governativa. Qualora vincessero, Gantz e Lapid si alternerebbero al governo per due anni ciascuno. Hanno sottolineato che «lo scopo di questa alleanza è il perseguimento della sicurezza, in modo da riunire il popolo e sanare le divisioni all’interno della società israeliana».
Ulteriore mossa strategica è stata la scelta, come numero tre della formazione, di Moshè Yaalon, ex ministro della Difesa del governo Netanyahu e, come numero quattro, dell’ex capo di stato maggiore Gabi Ashkenazi: una lista dal background dichiaratamente “militarizzato” e, pertanto, in grado di poter proporre un’alternativa al “governo della sicurezza” con cui Bibi guida Israele da dieci anni.