![Salwan Momika durante una protesta contro l'ìislam a Stoccolma, il rifugiato iracheno ucciso aveva 38 anni Salwan Momika durante una protesta contro l'ìislam a Stoccolma, il rifugiato iracheno ucciso aveva 38 anni](https://www.avvenire.it/c/2025/PublishingImages/3e58d3b3980b4f009833eb433c3ce8bf/momi1.jpg?width=1024)
Salwan Momika durante una protesta contro l'ìislam a Stoccolma, il rifugiato iracheno ucciso aveva 38 anni - Ansa
Un giallo accompagna la fine del rifugiato cristiano iracheno che divenne noto due anni fa per la provocazione nei confronti degli islamici. L'uomo che nel 2023 bruciò una copia del Corano, provocando violente proteste in molti Paesi islamici, è stato infatti ucciso a colpi d'arma da fuoco in Svezia. Lo ha detto la polizia. La polizia non ha ufficialmente identificato l'uomo ucciso, ma per i media svedesi di tratta di Salwan Momika, un rifugiato iracheno di 38 anni che divenne noto per aver bruciato pubblicamente copie del Corano in Svezia.
![La polizia davanti alla casa della vittima a Södertälje La polizia davanti alla casa della vittima a Södertälje](https://www.avvenire.it/c//2025/PublishingImages/3e58d3b3980b4f009833eb433c3ce8bf/Svezia,-ucciso-uomo-c-(23007624).jpg?dt=1738231040197?width=620)
La polizia davanti alla casa della vittima a Södertälje - Ansa
Momika è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco nel suo appartamento a Södertälje, secondo quanto riportato da SVT, la televisione di Stato svedese. L'omicidio, nel sobborgo di Stoiccolma, è avvenuto nella tarda serata di mercoledì, quando la polizia è stata allertata per colpi d'arma da fuoco in un'abitazione nel quartiere di Hovsjö a Södertälje. All'interno dell'appartamento, gli agenti hanno trovato Momika con ferite da arma da fuoco; è stato trasportato in ospedale, ma non è sopravvissuto. La polizia svedese ha arrestato cinque sospetti in relazione all'omicidio di Salwan Momika: "La polizia ha fermato cinque persone nella notte. I procuratori li hanno arrestati", si legge in una nota delle forze dell'ordine svedesi. Secondo diversi media svedesi, Momika era in diretta sui social e il suo omicidio potrebbe essere stato filmato. La polizia ha annunciato di indagare su questo possibile sviluppo.
L'uomo assassinato, insieme a un altro attivista anti-Islam, Salwan Najem, in un caso aveva profanato un Corano davanti alla moschea principale di Stoccolma. A seguito di quegli episodi - quattro nell'estate del 2023 - i rapporti tra la Svezia e diversi Paesi del Medio Oriente si deteriorarono. A luglio di quell'anno fu presa d'assalto due volte l'ambasciata svedese a Baghdad, la seconda volta appiccando incendi all'interno del complesso. Ora il premier lancia anche un sasso nella piccionaia: per il primo ministro svedese Ulf Kristersson "c'è il rischio di un legame con una potenza straniera" dietro l'omicidio.
Momika - arrivato in Svezia nel 2018 e al quale nel 2021 fu rilasciato un permesso di soggiorno di tre anni - difese il suo gesto, sostenendo di avere come obiettivo la religione islamica, non i musulmani, aggiungendo di voler proteggere la popolazione svedese dai messaggi del Corano. La polizia svedese ha permesso le sue manifestazioni, citando la libertà di parola. Nell'agosto del 2023, il servizio segreto svedese Sapo aumentò il livello di minaccia a quattro su una scala di cinque dal momento che i roghi del Corano avevano reso il Paese un "obiettivo prioritario".
Il tribunale di Stoccolma avrebbe dovuto pronunciarsi oggi sull'incitamento all'odio etnico che era stata mossa contro il rifugiato iracheno di fede cristiana, l'udienza è stata però rinviata a lunedì.