Sebastian Pinera ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile con il 36% (Ansa)
Alla guida di una coalizione conservatrice, Sebastian Pinera ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile con il 36% dei voti, una percentuale molto lontana dal 50% delle preferenze. L'ex presidente (tra il 2010 e il 2014) affronterà quindi nel ballottaggio in programma il 17 dicembre il candidato del centrosinistra, Alejandro Guillier, giunto alle sue spalle.
Questa prima tornata elettorale è stata piena di sorprese e ha scosso la politica cilena, segnando inoltre una nuova sconfitta dei sondaggi. Oltre alle minori preferenze raccolte da Pinera (36,6%, era accreditato del 45%), l'altro dato chiave della giornata è il 22,6%, molto meno delle attese, incassato da Guillier, candidato della Nueva Mayoria ed "erede" del modello socialista promosso dalla presidente uscente, Michelle Bachelet. Guillier ha quindi avuto poco più del 20,3% andato a Beatriz Sanchez, la candidata del Frente Amplio, un raggruppamento della sinistra dato in partenza al 14%, che ha sfiorato di poco il ballottaggio: è lei la principale novità della domenica elettorale.
Chiuse le urne, sono subito scattate le prime mosse dei candidati in vista delle alleanze necessarie per il secondo turno. Da rilevare inoltre il breve intervento fatto dalla presidente uscente Bachelet, che ha rivendicato con orgoglio e in modo energico le riforme economiche e sociali promosse durante il suo mandato. Almeno in teoria, Guillier può addirittura sognare di vincere le presidenziali. Tutto dipenderà dal sostegno che avrà dal Frente Amplio di Sanchez e dai diversi segmenti del centro e della sinistra cilena: per esempio, da parte di Marcos Ominami, cha ha avuto il 5,6%, e da Carolina Coig, rappresentante della Democrazia Cristiana (5,9%). «Le porte sono aperte a tutti», ha detto Guillier. A sua volta, Pinera potrà con ogni probabilità contare su un'altra delle sorprese della domenica elettorale, e cioè sul consistente bottino di voti (quasi l'8%) andato al candidato della destra "pinochetista", Josè Antonio Kast.