Sono almeno venti i civili uccisi
nell'assalto jihadista al caffè di Dacca, in Bangladesh,
liberato stamattina all'alba da un blitz delle forze speciali.
Le vittime sono tutte straniere: nove italiani, sette giapponesi, tre bengalesi e un indiano.
Il premier Matteo Renzi, prima che fossero diffuse le generalità delle vittime, aveva ribadito che l'Italia reagirà con forza come avvenuto in altre occasioni. "I nostri valori sono più forti delle loro follie".
Da una nota della Farnesina si sa che gli italiani seduti al ristorante erano 11; uno solo, Gianni Boschetti, è riuscito a fuggire. Dunque le vittime italiane potrebbero essere 10 e uno potrebbe essere ancora da identificare.
LA RAGAZZA INCINTA, IL GIOVANE PAPA': CHI SONO LE VITTIME
In segno di lutto la Nazionale azzurra di calcio
giocherà con il lutto al braccio questa sera contro la Germania
per commemorare le vittime italiane.
Chi recitava il Corano aveva salva la vita
Un portavoce
dell'esercito bengalese ha affermato che la maggior parte delle
vittime dell'attacco di Dacca sono italiani e giapponesi.
"Molti sono stati uccisi dagli assalitori con lame affilate",
ha riferito l'esercito dopo una notte di terrore. Chi sapeva
recitare versi del Corano sarebbe stato risparmiato dai
jihadisti, gli altri sono stati torturati, ha raccontato uno
degli ostaggi tratti in salvo dall'Holey Artisan Bakery.
La premier Hasina ha riferito che un terrorista, ferito, è
stato arrestato, aggiungendo che 13 ostaggi sono stati liberati
e sei assalitori sono stati uccisi nel blitz delle forze dell'ordine e un settimo è stato arrestato. "È stato un atto
odioso. Il mio governo è determinato a sradicare il terrorismo", ha aggiunto.
Fonti ufficiali riferiscono anche della morte di due poliziotti.
.
All'alba è scattato il blitz delle forze dell'ordineOltre un centinaio di uomini del Battaglione di
azione rapida hanno assaltato il ristorante, dove si erano
asserragliati dai
sette ai dieci terroristi.
Le teste di cuoio nella notte avevano cercato di trattare con
loro, ma senza risultato. Un sito legato al Daesh, Amaq, che
aveva già pubblicato la rivendicazione del Califfato
all'attacco, ha diffuso foto di presunte vittime all'interno del
ristorante: cinque o sei cadaveri di donne e uomini per terra,
in pozze di sangue, fra i tavoli con ancora i resti della cena.
L'attacco delle teste di cuoio è durato una decina di minuti,
durante i quali si sono sentiti spari ed esplosioni.
La polizia,
secondo i media locali, ha detto di aver salvato 13 ostaggi,
aver ucciso 5 terroristi ed averne arrestati altre 2. Nel
ristorante sono stati trovati 5 o 6 cadaveri, non si sa se di
terroristi o dei loro prigionieri. I morti nell'assalto terroristico sono stati 20. Gli ostaggi soccorsi sono
stati portati in ospedale.
L'irruzione venerdì sera Ieri sera, intorno alle 21 locali (le 17 italiane), un commando di una decina di persone è entrato in azione all'Holey Artisan Bakery, un caffé-pasticceria nel quartiere di Gulshan, frequentato dai diplomatici, stranieri e middle-class locale. Subito è scattata l'allerta della polizia, che ha bloccato la zona. Un impiegato del locale riuscito a fuggire ha raccontato che "cinque assalitori hanno fatto irruzione armati di pistole e machete ed hanno lanciando bombe, al grido di 'Allah uh Akbar' (Allah è grande), scatenando il panico tra le persone". Altri testimoni che sono scappati hanno detto di avere visto "molti corpi a terra", anche se non hanno potuto sostenere che si trattasse di cadaveri.
Il luogo dell'attentato in una foto da Tripadvisor
Il Daesh ha rivendicato l'assalto, attraverso l'agenzia Amaq, che gli fa da megafono, sostenendo che oltre 20 persone, poi aggiornati a 24 vittime e 40 feriti, di diverse nazionalità sono rimaste uccise. Quindi ha rilanciato, promettendo nuovi attacchi per la festa dell'indipendenza degli Usa, il 4 luglio, negli aeroporti di Heathtrow (Londra), Los Angeles e Jfk (New York). La Farnesina, all'inizio, "non ha escluso la possibilità" di italiani prigionieri, e con il passare delle ore questo timore si è fatto via via più concreto. Tanto che il ministro Paolo Gentiloni ha twittato: "Seguo momento per momento la situazione a Dacca. Ansia per gli italiani coinvolti, sono vicino alle famiglie".
E nel caos delle testimonianze, un media di Dacca ha citato la preside di una scuola americana, Ann Walsh Imdad, secondo cui il commando avrebbe ucciso i due dipendenti italiani del caffé, "il panettiere e la moglie". Secondo il responsabile dell'Holey Artisan, invece, il panettiere è riuscito a mettersi in salvo.Nella zona, che si trova vicino a molte ambasciate straniere, fra cui quella italiana, sono stati dispiegati reparti di teste di cuoio locali (Rapid action battallion, o Rab) che si preparano ad un blitz, mentre alle tv è stato chiesto di sospendere le dirette.>>
DA ISTANBUL A DACCA, IL SOSPETTO DI UNA REGIAQualche settimana fa le forze dell'ordine hanno lanciato una maxi-operazione in tutto il Paese contro gruppi di militanti islamici e organizzazioni criminali come risposta all'ondata di omicidi, avvenuti negli ultimi mesi, di bloggers e scrittori, membri delle minoranze religiose, stranieri e anche esponenti della comunità gay. Proprio stamane era stato ucciso un sacerdote indù. Gli attacchi sono stati condotti prevalentemente all'arma bianca e sono stati rivendicati anche da Isis e Al Qaida.