lunedì 14 aprile 2025
Da una serie di incontri informali con la psicologa Vittoria Maioli Sanese è nato un percorso educativo in tre puntate che ora vuole crescere ancora. Protagonisti un gruppo di genitori volentorosi
Le mamme protagoniste dell'iniziatva

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In un’epoca in cui la coppia scoppia, i matrimoni diminuiscono, i figli pure (mentre aumenta la fatica di crescerli), grande è la confusione sotto i cieli. Lui e lei si ritrovano soli e smarriti, a fare i conti con una fragilità che sembra diventata un dato di normalità. Che fare? Come e da chi farsi aiutare? Dove guardare? Un gruppo di giovani mamme che, come tante, fa i conti con queste domande ha provato a cercare risposte dando vita a un confronto serrato tra loro e facendo tesoro della professionalità, dell’esperienza e della passione di una donna che a questi temi ha dedicato la vita: Vittoria Maioli Sanese, psicologa e psicoterapeuta della coppia e della famiglia, che per anni ha guidato gruppi di riflessione e formazione per genitori, operatori sociali, educatori e psicologi. Madre di sei figli, due dei quali adottati, fondatrice nel 1970 del Consultorio familiare Upicem di Rimini, è morta l’anno scorso all’età di ottant’anni ma ha lasciato un’eredità che continua a portare frutto. Un’eredità viva, depositata nei tanti libri di cui è autrice e nei colloqui intercorsi con donne e uomini che in decenni di attività si sono rivolti a lei per chiedere aiuto.

Piccola cronistoria: dopo la pandemia del 2020 alcune famiglie che vivono tra Milano, Londra, Lussemburgo, Germania, Olanda e Canada si sono incontrate periodicamente online registrando gli incontri con la Sanese per poi continuare un lavoro personale, in vista dei colloqui successivi. Alcune delle madri che avevano partecipato a questi gruppi di lavoro hanno deciso di condividere gli insegnamenti della Sanese perché potessero diventare patrimonio di tutti. Dalla loro iniziativa è nato un podcast che si presenta come un prezioso scrigno contenente esperienze, domande, giudizi pescati dal vissuto quotidiano e poi rielaborati, nel quale ognuno potrà trovare qualche suggestione in cui riconoscersi. S’intitola “Rigenerati. A tu per tu con Vittoria Maioli Sanese”, è stato scritto da Giulia Reali e realizzato con la collaborazione di Cecilia Spinelli, Nicole Bergamaschi, Anna Pelleri, Francesca Miglio, Alessandra Gardi e altre donne, e grazie al sostegno del Consultorio Familiare Upicem e alla collaborazione della famiglia Maioli Sanese. Le prime tre puntate sono dedicate alla coppia, alla madre e al padre, e sono disponibili su Spotify, Apple Podcast, Youtube, Amazon Music, Audible.

Dopo la loro pubblicazione, dal primo marzo è partita una campagna di raccolta fondi online per continuare il percorso intrapreso, produrre nuove puntate e diffondere il pensiero di Vittoria Sanese sulla famiglia e la genitorialità. Obiettivo della campagna, arrivare a quindicimila euro e produrre altri sette episodi (https://www.produzionidalbasso.com/project/podcast-rigenerati-a-tu-per-tu-con-vittoria-maioli-sanese/).

L’autrice del podcast - Giulia Reali, sposata, tre figli, professionista nel mondo della comunicazione - racconta così la genesi dell’iniziativa e la dinamica che la caratterizza: “Tempo fa un'amica mi invitò a seguire degli incontri online con Vittoria Sanese. Accettai perché me ne parlava come una vera e propria formazione: gli incontri seguivano il metodo della domanda, erano conversazioni attive fuori dagli schemi e partivano dagli interventi diretti dei partecipanti. Vittoria affrontava le domande che avevo sul mio essere donna e madre, sui figli e sui problemi che vivevo, in una modalità molto più profonda rispetto a ciò che avevo sentito fino a quel momento. Ho preso seriamente l'impegno di seguirla, nella speranza di imparare a essere me stessa, moglie e genitore. Una delle sue frasi più significative e provocatorie è ‘nessuno genera se non è generato’: per questo abbiamo deciso con alcune amiche di lanciarci nell’avventura di un podcast perché la sua voce, che aveva una carica vitale unica, potesse smuovere altre vite oltre alle nostre, che dall'incontro con lei sono state cambiate, anzi, rigenerate”.

Il problema (che spesso degenera in ansia) della performance è qualcosa che pervade la mentalità contemporanea e contamina anche il modo di essere mariti, mogli e genitori. Bisogna saper “funzionare”, dimostrarsi capaci di vivere all’altezza di certi cliché predeterminati, essere decisi a raggiungere certi risultati, una posizione che in ultima analisi rimanda alla pretesa di essere noi stessi i manovratori della vita nostra e dei nostri figli. Un’ansia performativa che arriva fino alla decisione di non fare figli (o di non metterne al mondo altri) perché non ci si percepisce all’altezza della sfida, non si è mai abbastanza, c’è sempre qualcosa che manca. “Si sta insieme per ‘sistemare’ la vita, ci si organizza al meglio (soldi, casa, amici) ma si smarrisce il senso di ciò che si è - dice in un passaggio la Sanese -. Si parla sempre della coppia, ma la coppia è una conseguenza, non è un soggetto che ha natura in sé. Esistono due individui che liberamente si scelgono e scelgono l’un l’altro di appartenersi reciprocamente, ma sono e restano due individui”.

In un’epoca in cui tanti hanno la presunzione di fornire ricette, magari utilizzando il comodo pulpito dei social media, è sempre in agguato la tentazione di cercare la strada più semplice per fare funzionare la vita e la famiglia. “Invece Vittoria non dava risposte preconfezionate, ci ripeteva che la vita non è fatta di principi da applicare e la famiglia non è una realtà da gestire, quasi fosse un’azienda - racconta Giulia -. Il tema è cercare un senso a ciò che si è e a ciò che si fa, lavorando sull’io. Questa dinamica vale anche quando si diventa padri e madri. Il genitore è un cercatore implacabile, uno che cerca continuamente, cerca il senso delle cose per sé e per i figli”.

Piuttosto che fare i genitori seguendo consigli o regole, dunque, “essere” genitori e quindi prima di tutto persone. Rendersi disponibili a essere continuamente generati, perché solo così si diventa capaci di generare.

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