Il rapporto è di uno a cinque. Un giovane su cinque assunto alla fine dei 3.226 tirocini conclusi: il 20% del totale. Si tratta di 653 ragazzi che hanno ottenuto un contratto grazie all’esperienza maturata con Botteghe di mestiere, il progetto - finanziato dal ministero del Lavoro e realizzato da Italia Lavoro nell’ambito del programma Amva (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale) - che aveva l’obiettivo di formare i disoccupati tra i 18 e i 28 anni nella manifattura di qualità, attraverso percorsi di formazione
on the job che duravano sei mesi.L’iniziativa, che è stata intrapresa sull’intero territorio nazionale, ha favorito la riscoperta dei mestieri manuali con la finalità di creare una nuova generazione di artisti del
made in Italy.Su tutta la Penisola sono state attivate 139 botteghe realizzate da oltre mille aziende di vari settori economici: dalle riparazioni meccaniche al benessere, dalla lavorazione del legno alla moda, dalla ristorazione all’enogastronomia, passando per le costruzioni, l’impiantistica e la lavorazione dei metalli.Entrando nel dettaglio, tra i 653 giovani assunti prevale l’apprendistato (287), seguito dal lavoro a tempo determinato (176), dal lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a tempo determinato (37), dal contratto di agenzia a tempo determinato (34) e dal lavoro a tempo indeterminato (30).A livello regionale, i maggiori risultati occupazionali si sono registrati nelle Marche con 107 assunzioni, in Lombardia con 83, in Veneto con 82 e in Piemonte con 50.