martedì 27 ottobre 2020
Un progetto di ricerca con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per comprendere la crisi del mondo giovanile
 La generatività e la spinta all’auto-imprenditorialità
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L’incontro organizzato dalla sezione di Milano dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID), è il primo di un ciclo intitolato “UCID Next Generation. La generativita’ e la spinta all’auto-imprenditorialità dei giovani”.

La volontà di approfondire il tema - spiega il Presidente Stefano Devecchi Bellini - spinge ad approcciarlo in modo anche scientifico e per questo motivo UCID Milano ha avviato un progetto di ricerca con un partner autorevole come l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per comprendere la crisi del mondo giovanile e favorire la spinta all’auto-imprenditorialità dei giovani.

I giovani adulti si sentono in bilico, sospesi in una situazione di incertezza affettiva, relazionale, sociale e per tale ragione si parla a questo proposito di crisi della generatività, che incide non solo sulla questione del lavoro e della natalità, ma anche sulla generatività sociale, sulla produzione di capitale umano, sul volontariato, sulla vita civile e comunitaria. La ricerca ruota intorno a 4 parole-chiave cui si cercherà di dare corpo attraverso i dati: imprenditività (e auto-imprenditorialità), orientamento, formazione (intesa come apprendimento dall’esperienza) e generatività sociale (da un punto di vista psicologico).Con imprenditività viene a mancare una sana spinta all’imprenditorialità intesa come “auto-imprenditorialità” e quindi come competenza a progettare il proprio percorso lavorativo in linea con le proprie aspirazioni.

Con orientamento ci si riferisce alla possibilità di facilitare nei giovani una maggiore consapevolezza di sé e del proprio percorso di vita (personale e lavorativo) al fine di orientare adeguatamente i propri sforzi e le proprie scelte.Con formazione ci riferiamo alla possibilità di riflettere su di sé e sul proprio percorso e “apprendere dall’esperienza” per attivare un circolo virtuoso di pensiero e azione in un mondo che spesso si muove rapidamente. Con generatività sociale facciamo riferimento alla possibilità dei giovani di integrarsi nella comunità in modo nuovo e creativo in rapporto con le generazioni più adulte dando il proprio contributo.

Le domande che guidano la ricerca sono le seguenti: i giovani come percepiscono il mondo in cui stanno vivendo? Cosa intendono per auto-imprenditorialità? Quali difficoltà vedono alla propria realizzazione personale, familiare e lavorativa? Quali aiuti riterrebbero utili? Quali competenze trasversali possiedono e in quali sono carenti? Per quei giovani che vivono già in famiglia una dimensione imprenditoriale, come vivono il possibile passaggio generazionale?La missione di UCID dovrebbe essere anche quella di aiutare i giovani a diventare parte integrante di un processo inevitabile di sviluppo e crescita non facendoli sentire esclusi.Durante i lavori della Tavola Rotonda su Zoom, il Prof. Magatti ha fatto notare che non e' opportuno liquidare troppo in fretta cio' che succede in quanto la crisi è già un acceleratore che spinge la generazione under 40 a considerare questa la "partita della vita". Gli altri illustri relatori della Tavola Rotonda sono il Demografo Alessandro Rosina, il Direttore della Camera di Commercio Americana in Italia Simone Crolla e l'avvocato Stefania Radoccia responsabile dei Mercati nella prestigiosa societa' di consulenza e revisione EY. Le economie contemporanee sono potenti ma esposte a shock di varia natura e difficilmente dai momenti di difficoltà emotiva si esce tornando come prima.

Ciò che attanaglia già da prima del Covid le generazioni più giovani è una crisi del desiderio I due grandi driver, la sostenibilità e la digitalizzazione, da soli non bastano perché potrebbero portarci in una dimensione scollata dalla realta' in cui il futuro è di quelle società che sanno creare patti di sviluppo.Si fa fatica a mettersi in sintonia con i giovani e le loro attese e anziché metterci nell’ottica di cosa ci aspettiamo dai giovani, dovremmo riflettere su cosa noi possiamo offrire alle nuove generazioni e come possiamo metterle in condizione di lavorare per costruire il futuro.La necessità e' quella di rimettere al centro la persona con un moto di reazione che deve venire da imprenditori che hanno anche ruolo di guida. La crisi attuale ha messo in luce la debolezza del sistema economico e delle istituzioni facendo per mancanza di leadership e di capacità di formare leader.

Nei prossimi due appuntamenti sarà trattato il tema del Welfare inclusivo per un'economia più integrale. Il 10 novembre insieme all'Associazione ARGIS - Associazione per la ricerca della governance il Prof. Massimo Folador intervisterà alcuni imprenditori, mentre il 26 novembre il Prof. Leonardo Becchetti dialogherà con Silvia Bolzoni, imprenditrice e membro del Consiglio Direttivo di UCID Milano, e Marta Zighetti. Non basta più essere buoni e bravi imprenditori con i dipendenti ma è importante ridare al territorio quel benessere che ci ha consentito di generare profitto. Molto infatti è stato fatto in questi anni da parte del settore privato (aziende e associazioni) per offrire dei servizi che lo Stato non è più in grado di garantire. L’evento sarà moderato dal responsabile economia di Avvenire Marco Girardo.

*presidente Ucid Milano

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