mercoledì 29 maggio 2024
Il gigante tedesco Rheinmetall sarà sui cartelloni pubblicitari del Borussia Dortmund per i prossimi tre anni, a partire dalla finale della Champions League di sabato. «È la nuova normalità»
Marco Reus, bandiera del Borussia Dortmund festeggiato dai compagni dopo la partita vinta con il Damrstadt il 28 maggio, la sua ultima in Bundesliga visto che lascerà la squadra a fine stagione

Marco Reus, bandiera del Borussia Dortmund festeggiato dai compagni dopo la partita vinta con il Damrstadt il 28 maggio, la sua ultima in Bundesliga visto che lascerà la squadra a fine stagione - Ansa

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«Ha tirato una bomba!», è un’espressione che si usa anche nel gergo calcistico per riferirsi ad un tiro decisamente forte e preciso di un calciatore. Ma sabato, nel corso della finale di Champions League, questa esclamazione potrebbe essere fuorviante o addirittura considerata una provocazione fuori luogo. Il logo della Rheinmetall, la principale azienda tedesca ed europea produttrice di armi, sarà mostrato prima e durante la finale della principale competizione calcistica europea per club: comparirà sui cartelloni pubblicitari che circondano il campo di Wembley su cui si disputerà la finalissima tra Real Madrid e Borussia Dortmund.

La squadra tedesca della regione della Ruhr ha stipulato nei giorni scorsi un accordo triennale con la Rheinmetall che porterà nelle casse del club tedesco circa 20 milioni di euro. «La sicurezza e la difesa sono pilastri fondamentali della nostra democrazia. Ecco perché riteniamo che sia la decisione giusta esaminare molto attentamente il modo in cui proteggiamo questi pilastri. Soprattutto oggi, che vediamo ogni giorno come la libertà debba essere difesa in Europa. Dovremmo fare i conti con questa nuova normalità» ha detto l’amministratore delegato del Borussia Dortmund, Hans-Joachim Watzke presentando l'accordo. «Rheinmetall ha profonde radici nella regione metropolitana del Reno-Ruhr e desidera che il suo marchio sia meglio conosciuto anche a livello internazionale come fornitore leader di sistemi per l'industria della difesa e come motore di innovazioni industriali sui mercati civili» ha aggiunto Armin Papperger, ceo di Rheinmetall AG.

Il contratto triennale era stato anticipato a marzo dal quotidiano economico Handelsblatt che aveva riportato di incontri e vertici tra Watzke e l’omologo della Rheinmetall, Carsten Cramer. Ad un incontro – ha sottolineato Handelsblatt – ha partecipato anche l’attuale ministro della Difesa, Boris Pistorius. Una sorta di benedizione politica all’accordo tra una delle squadre più rappresentative del calcio tedesco ed europeo e la più grande azienda produttrice di armi in Germania e in tutta l’Unione europea.

Joachim Watzke del Borussia e Armin Papperger di Rheinmetall alla firma dell'accordo

Joachim Watzke del Borussia e Armin Papperger di Rheinmetall alla firma dell'accordo - Borussia Dortmund

La Rheinmetall, che vanta un fatturato annuale di 7,17 miliardi di euro e ha oltre 28mila dipendenti, dall’inizio dell’occupazione russa in Ucraina, quindi da febbraio 2022, sta svolgendo un ruolo determinante nella produzione e fornitura di armi all’Ucraina: pezzi di artiglieria, carri armati e sofisticati sistemi antimissilistici.

«La guerra in Ucraina e il conseguente piano di riarmo del governo tedesco da 100 miliardi di euro – ha scritto il settimanale Der Spiegel – hanno consentito alla Rheinmetall di guadagnare almeno 30 miliardi di euro. Chi investe i suoi soldi in questa azienda, nell’arco di poco tempo, vede raddoppiare il suo investimento».

Simetje Möller, segretaria al ministero della Difesa tedesco, a bordo di un corazzato Boxer di Rheinmetall lo scorso 2 maggio

Simetje Möller, segretaria al ministero della Difesa tedesco, a bordo di un corazzato Boxer di Rheinmetall lo scorso 2 maggio - Reuters

Anche per questo motivo, non solo per difendere i capisaldi della democrazia, per la prima volta nella storia una squadra di calcio si farà sponsorizzare da un’azienda produttrice di armi. Ieri nessun commento ufficiale da parte del governo tedesco ed in particolare del ministero della Difesa. Dure critiche, invece, sono giunte soprattutto dalla Linke, il partito della sinistra radicale, l’unico che continua ad avere posizioni antimilitariste nel mondo politico tedesco. «Questo accordo non ha nulla a che fare con i valori dello sport», ha sottolineato in una nota la Deutsche Friedengesellschaft, la principale associazione pacifista di Germania. «Il prossimo anno il Borussia giocherà con un carroarmato sulla maglia?», si è chiesto Philipp Köster, caporedattore di 11Freunde, uno dei più noti magazine di calcio in Germania.

Lo stesso magazine nel febbraio del 2023 è stato uno dei primi media ad annunciare la fine dell’accordo tra lo Schalke 04 e il colosso del gas russo Gazprom, che prima dell'invasione dell'Ucraina era anche uno dei principali sponsor della Champions League; nelle settimane successive la squadra di Gelsenkirchen è retrocessa dalla Bundesliga per la prima volta nella sua storia. Sabato il Borussia Dortmund potrebbe vincere la seconda Champions della sua storia e con i suoi tifosi festeggerebbero anche i vertici della Rheinmetall.

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