giovedì 13 gennaio 2022
Risultati record per Lamborghini e Ferrari nel 2021. Il numero uno di Rolls-Royce: "Cifre mai viste grazie al clima psicologico generato dalla pandemia"
La catena di montaggio della Lamborghini Huracan

La catena di montaggio della Lamborghini Huracan - .

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Che i prodotti più costosi in generale – anche per i numeri contenuti e per il particolare bacino di clientela a cui si rivolgono – risentano poco o nulla dei periodi di crisi economica, questo si sapeva. Meno scontato è apprendere che il Covid abbia addirittura spinto ai massimi alcuni mercati come quello dell’automobile di lusso, facendo toccare ovunque numeri e fatturati record. Il 2021 passerà alla storia come uno dei migliori anni per Lamborghini, Ferrari e i costruttori inglesi di fuoriserie, dalla Rolls-Royce alla Bentley, dall’Aston Martin alla Lotus. I dati di vendita parlano chiaro: la Casa di Goodwood non ha mai immatricolato tante vetture nei suoi 117 anni di storia, con le consegne che hanno raggiunto 5.586 unità, grazie a una crescita di ben il 49% sul 2020 e a risultati record in tutte le principali aree di mercato e per l’intera gamma prodotto. «Abbiamo registrato una domanda senza precedenti», ha commentato alla Reuters l’amministratore delegato di Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös, e questo nonostante la terribile crisi dei microchip che ha paralizzato il mercato mondiale.

«Nel settore del lusso – ha spiegato il numero uno del marchio – la lotta non si è concentrata tanto sul tentativo di trovare clienti, quanto sull’assemblaggio di un numero di prodotti suf- ficiente a soddisfare le richieste. La pandemia ha costretto molte persone a fermarsi, a non viaggiare più e per questo motivo c’è parecchia ricchezza accumulata e che viene spesa in beni di lusso, e noi ne abbiamo approfittato ». Müller-Ötvös ha posto l’accento anche su un effetto psicologico legato alla pandemia: «Molta gente ha visto morire diverse persone all’interno delle proprie comunità a causa del Covid, il che li ha spinti a pensare a quanto possa essere breve la vita e a quanto sia meglio viverla ora piuttosto che rimandare certe scelte».

Il boom di vendite ha riguardato anche tutti gli altri produttori di vetture di lusso: Bentley ha registrato un massimo storico con 14.659 consegne e un +31% sul 2020, Lotus ha chiuso l’anno con un +24% e 1.710 vendite, il miglior risultato dal 2011, mentre Aston Martin ha messo a segno una crescita di ben l’82% a 6.182 unità. Anche Ferrari a livello globale ha superato il suo tetto storico di 10.131 vetture immatricolate, con ricavi in crescita e ottime prestazioni in mercati come Stati Uniti (+40%) e soprattutto Cina, Hong Kong e Taiwan (+236%). Più Ferrari vendute non significa però meno esclusività, che passa dai prezzi visto che il marchio del Cavallino oggi «è guidato dai profitti, non dai volumi», come ha detto il nuovo amministratore delegato, Benedetto Vigna, che il 16 giugno prossimo illustrerà a Maranello i futuri piani di sviluppo del marchio.

Cifre da sogno anche per Automobili Lamborghini, che ha consegnato 8.405 vetture a livello globale, segnando il suo miglior risultato di sempre a livello commerciale. Le vendite nel 2021 per il marchio di Sant’Agata Bolognese di proprietà Audi sono aumentate del 13% rispetto al 2020 in tutte e tre le macro regioni in cui Lamborghini è presente: America (+14%), Asia Pacifico (+14%) ed Emea (+12%). Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato (2.472 unità, +11%), seguiti dalla Cina (935, +55%). Anche l’Italia ha registrato numeri in crescita, anche se moderata: +3%, con un totale di 359 Lamborghini consegnate. «Il 2022 - sottolinea Stephan Winkelmann, chairman e ceo del marchio - ci vedrà impegnati per consolidare i risultati di oggi e preparare l’arrivo della futura gamma ibrida a partire dal 2023». Il 2022 appena iniziato si è aperto con prospettive altrettanto ottimistiche, grazie a un portafoglio ordini già in grado di coprire quasi per intero la produzione pianificata dell’anno.

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