martedì 14 novembre 2023
Per evitare il traffico in uscita dall'aeroporto, Waze e Google Maps proponevano di passare dallo slum di Nyanga. Un turista britannico è stato ucciso, un americano quasi. Si corre ai ripari
Una strada di Nyanga, baraccopoli vicino all'aeroporto di Città del Capo

Una strada di Nyanga, baraccopoli vicino all'aeroporto di Città del Capo - Google Maps

COMMENTA E CONDIVIDI

Google si è accordata con il ministero del Turismo del Sudafrica per evitare che incauti turisti finiscano nelle aree più pericolose di Città del Capo. Le app di navigazione Google Maps e Waze (anch’essa controllata da Google) potevano suggerire a chi partiva in macchina dall’aeroporto di passare dalla baraccopoli di Nyanga per risparmiare tempo e passare per il centro.

Ad agosto Kar Hao Teoh, un medico britannico quarantenne, è stato ucciso in vacanza dopo che il navigatore lo ha fatto svoltare nella baraccopoli: lì alla guida della sua auto con a bordo la moglie e il figlio di due anni si è imbattuto nelle pesanti manifestazioni di protesta dei guidatori dei taxi minibus, è rimasto bloccato e qualcuno gli ha sparato alla testa. Lo scorso tre novembre una simile disavventura è capitata all’americano Walter Fischel: partito dall’aeroporto di Città del Capo su un’auto a noleggio, ha seguito la deviazione proposta dal navigatore per schivare il traffico sulla strada principale, è finito a Nyanga, lì è stato rapinato e qualcuno gli ha sparato alla faccia. Fortunatamente l’uomo – che aveva raggiunto il Sudafrica per trovare degli amici dopo essere stato evacuato dalla città in cui lavorava in Israele – si è salvato. Gli incidenti e gli attacchi a incauti turisti che finiscono a Nyanga sono in aumento.

Google si è adoperata per evitare incidenti di questo tipo: sui navigatori aree come quelle di Nyanga saranno indicate come zone ad alto rischio e sconsigliate agli automobilisti anche quando attraversarle possa accorciare il viaggio. «Stiamo lavorando con i nostri team di ingegneri per non consigliare più quei percorsi e quindi ne consiglieremo altri – ha detto Alistair Mokoena, capo di Google South Africa – ma nessuno può prevedere da dove arriverà il crimine. Potremmo supporre che rimanere sulla N2 sia la cosa più sicura da fare finché la criminalità non inizierà a spostarsi sulla N2».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI