lunedì 8 agosto 2022
La seconda generazione della crossover coreana è disponibile in versione BEV, full hybrid e Plug-In (l'unica ibrida del mercato a godere degli incentivi per le elettriche pure).
Elettrificata per forza, ma c'è una Kia Niro per tutti
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Dieci anni dopo ha cambiato faccia, anima e prospettive. Ma la nuova Kia Niro non è diversissima solo rispetto all'antenata che Kia presentò al Salone di Francoforte nel 2013 come primo concept di una fortunata generazione. La seconda generazione infatti è una vettura completamente riprogettata ed esteticamente differente anche rispetto alla prima che debuttò nel 2016. La nuova Niro (in prevendita dallo scorso giugno e in arrivo su strada a settembre) costruita sulla nuova piattaforma K è disponibile esclusivamente con due propulsori elettrificati (ibrido e Plug in) e una soluzione BEV 100% elettrica, con nuovi materiali ecologici e sostenibili per gli interni e dotazioni di sicurezza di altissimo livello. Dunque tre scelte diverse ma comunque elettrificate, in linea con la scelta del marchio coreano che tra cinque anni arriverà ad avere in gamma ben 14 modelli a "zero emissioni"

L'unica Plug-in con l'incentivo destinata alle elettriche. Con 4,42 metri di lunghezza e 1.83 di altezza, un design non banale (soprattutto nel posteriore) e introducendo elementi tecnici che la contraddistinguono con decisione rispetto alla concorrenza, il nuovo crossover coreano cerca spazio nel competitivo segmento del C-Suv puntando su una clientela familiare, offrendo una combinazione di prerogative economiche e ambientali tali da convincere anche i più scettici a compiere il passo decisivo verso l'elettrificazione. In più dal listino per il mercato italiano si scopre che la nuova Niro è l’unica ibrida Plug-in che, se dotata del pacchetto Eco-Pack con cerchi più piccoli, può godere degli incentivi governativi all’acquisto riservati alle auto elettriche (5.000 euro in caso di contestuale rottamazione). Il massimo sconto previsto dal bonus statale infatti è per la fascia di vetture con emissioni da 0 a 20 grammi di CO2 per chilometro e la Niro Plug-in in quella configurazione è riuscita a registrare un valore di appena 19 grammi. Questo la rende la vettura ibrida meno inquinante sul mercato stando ai dati omologati. Un bel colpo per il costruttore coreano, ma attenzione: non bisogna esagerare con gli optional perché il listino della Niro Plug-in parte da 41.000 euro e il rischio è quello di superare il limite di 42.700 euro di prezzo massimo per ottenere lo sconto.

Niro HEV. Partendo dal basso, l’entry level delle tre opzioni di elettrificazione è la versione ibrida tradizionale che può contare su un sistema ben rodato perché già presente sulla prima generazione, la cui efficienza è stata migliorata. Il sistema della Niro ibrida è composto da un motore a benzina 1.6 GDi posizionato anteriormente che lavora in coppia con un propulsore elettrico da 32 chilowatt alimentato da una batteria da 1,32 chilowattora, per una potenza combinata di 141 cavalli. Come tutte le full hybrid, la Niro Hev si ricarica da sola in movimento, ma può percorrere solo piccolissimi tratti in elettrico puro (circa 2-3 chilometri). La sua forza sta nel lavoro sinergico tra i due propulsori. Il listino parte da 30.500 euro.

Niro Plug-In. La versione plug-in hybrid della berlina coreana invece affianca al noto 1.6 a benzina GDi un motore elettrico sempre anteriore da 62 chilowatt per una potenza di 183 cavalli e un’autonomia a zero emissioni di 65 chilometri grazie a un pacco batterie installato tra i sedili posteriori e in bagagliaio da 11,1 chilowattora (nella precedente generazione era da 8,9 kWh). Per sfruttare al meglio il sistema plug-in la Niro va ricaricata alla spina: il caricatore di bordo è da 3,7 chilowatt in corrente alternata.

Niro BEV. Entro fine anno arriverà anche in versione 100% elettrica (Niro EV). In questo caso il powertrain prevede un motore anteriore da 150 chilowatt (204 cavalli) alimentato da una batteria da 64,8 chilowattora. Per questa versione i progettisti hanno potenziato i carica batterie di bordo, capaci di supportare fino a 73 chilowatt in corrente continua (meno di 1 ora per il pieno di energia) e 11 chilowatt in alternata. L'autonomia arriva a 460 km. Non è previsto, nemmeno come optional, un on board charger da 22 chilowatt, mentre il prezzo d’attacco per questa versione dovrebbe essere sotto i 43 mila euro, allineato a concorrenti come Volkswagen ID.3 o Renault Mégane E-Tech Electric.

Com'è fatta. Per l’abitacolo sono stati utilizzati materiali riciclati dall'effetto premium che evidenziano le notevoli prerogative di sostenibilità ambientale di Niro. Il cruscotto e i comandi del conducente si distinguono per l’ingombro minimo e per il design dalle linee morbide, progettati per garantire un'esperienza utente appagante ed intuitiva. Un sistema di visualizzazione head-up (HUD) migliora la sicurezza e la comodità durante la guida, mentre nuovi sistemi di sicurezza introducono gli ultimi progressi tecnologici su questo crossover da famiglia. Alla vista frontale spicca l’ultima evoluzione della caratteristica Tiger Face di Kia, che ora si sviluppa su tutta l’area dal cofano al parafango anteriore. L'ampio parabrezza presenta un esclusivo design a doppia carenatura dove le profilature superiore e inferiore si rispecchiano generando un’armonia omogenea. Le luci di marcia diurna (DRL) angolari "Heartbeat" caratterizzano il look contemporaneo di nuova Niro, mentre la piastra protettiva e il rivestimento dedicato sottolineano le caratteristiche di un CUV solido e dalla forte presenza su strada. Nella vista posteriore invece spiccano i fanali a LED a forma di boomerang che rafforzano l’immagine sportiva di Crossover Utility Vehicle dedicato al tempo libero: l'impatto visivo non è dei più semplici e nella loro originalità potrebbero non piacere a molti.. I fari a LED si trovano vicino al porta targa e al logo Kia, mentre le luci posteriori “Heartbeat”, la piastra paramotore e il capace diffusore rimandano agli elementi di design del nuovo frontale di Niro.

La tecnologia. La seconda generazione di Niro offre un ventaglio completo di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) DriveWise di Kia, fondamentali per evitare situazioni di rischio sulla strada e per garantire il massimo benessere ai passeggeri. Il Forward Collision-Avoidance Assist (FCA) segnala il rischio di collisione con altri utenti della strada tramite un avviso acustico e visivo e, nelle evenienze più pericolose, può intervenire direttamente sull’impianto frenante. In prossimità degli incroci, l'utilizzo dell'indicatore di direzione attiva la funzione Junction Turning e, in Niro EV, la funzione Junction Crossing che avverte del sopraggiungere di veicoli dalla direzione opposta o lateralmente. Nel caso in cui il sistema emetta un avviso sonoro e il conducente non intervenga, il sistema azionerà automaticamente i freni per evitare il potenziale impatto. La telecamera frontale di Niro e il sistema di navigazione integrato operano congiuntamente per visualizzare il limite di velocità vigente sulla strada che si sta percorrendo. Il sistema Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) visualizza la velocità di marcia e proietta un avviso visivo in caso di superamento del limite.

Come va. La Niro 2022 è comoda, maneggevole e rassicurante tra le curve, mentre risulta efficace e abbastanza rapida nelle cambiate la trasmissione robotizzata a doppia frizione. Si guida con piacere e si apprezza la risposta grintosa del motore. Non prontissima la frenata. Quasi 20 km con 1 litro i consumi medi. Soggettivo il giudizio sull'estetica, soprattutto al posteriore.






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