Scommesse online in Uganda
«Non scommetterò più nella mia vita… credo». Sono state le prime parole di Samuel Abisai, impiegato keniano di 28 anni, padre di una bambina, e vincitore di 2 milioni di dollari grazie alla società di scommesse, SportPesa. Con due dollari e due possibilità di gioco, è riuscito a indovinare i risultati di 17 partite di calcio.
Una vincita senza precedenti che conferma il Kenya al primo posto tra i Paesi che 'puntano più forte' del continente africano. «Circa tre quarti dei keniani tra i 17 e i 35 anni hanno ammesso di aver scommesso almeno una volta – afferma un recente rapporto dell’agenzia di sondaggi, GeoPoll –. La media della gioventù in Africa subsahariana è invece del 54% e dimostra un rapido aumento di tale fenomeno sul continente». Il governo keniano sta quindi velocemente prendendo coscienza di tale tendenza e da alcuni anni ha cominciato ad alzare vertiginosamente le tasse di tutte le società legate al mondo del gioco d’azzardo. Con lo scorso giugno è stato raggiunto il 30%. «Dal 2015 c’è stato un 20% di imposte su tale settore, misura fiscale che ne ha praticamente dimezzato il tasso di crescita», afferma un rapporto redatto dalla PricewaterhouseCoopers (PwC). «Tra il 2015 e il 2017 il ricavato dei casinò in Kenya è aumentato del 6,9% rispetto alla più alta crescita del 2013 che ammontava all’11,2%. Nonostante ciò – continua lo studio –, la crescita di tale business rimarrà relativamente stabile per i prossimi cinque anni».
Alcuni proprietari di casinò hanno però protestato l’adozione di queste norme. «Cercare di imporre un aumento delle tasse nelle nostre aziende sarebbe assurdo – aveva detto Ludovico Gnecchi, proprietario italiano del Mayfair Casinò, al quotidiano keniano The Nation –. La logistica associata farebbe perdere alla nostra industria tutti i suoi clienti». Molti uomini d’affari si lamentano infatti di dover pagare tasse tanto al governo nazionale quanto a quello locale. «In Kenya, Sudafrica e Nigeria, il settore delle scommesse ammonterà a oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro nel 2019 – prevede Pietro Calicchio, analista presso la filiale della PwC in Sudafrica –. Quindi parliamo del 2% in più rispetto al 2014».
La 'febbre' delle scommesse sta avendo un’influenza sempre maggiore in diverse delle società africane. In Uganda, per esempio, alcuni uomini sono stati bastonati per aver investito gran parte del loro denaro in tale settore. «Abbiamo documentato il bastonamento di uomini in vari villaggi del Paese – ha recentemente dichiarato alla stampa Kassim Oyuu, funzionario del ministero della Sanità ugandese –. Questa punizione era data a chi scommetteva di prima mattina invece di accompagnare i propri figli a scuola».
Negli ultimi anni, infatti, c’è stato un aumento radicale delle fasce più povere coinvolte nel gioco d’azzardo. I mezzi maggiormente usati sono il telefonino e Internet, attraverso i quali è possibile scommettere anche somme minime di appena 9 centesimi di euro. Ma anche il business delle lotterie nazionali africane è sempre più sfruttato. «Sebbene sia favorevole alla creazione di una lotteria nazionale è necessaria più chiarezza – ha recentemente commentato Nico Smitt, parlamentare della Namibia, durante le discussioni sulla nuova legge intitolata 'Lotteries bill' –. Abbiamo bisogno di sapere con esattezza chi saranno i beneficiari del Fondo fiduciario a cui la lotteria namibiana fornirà il ricavato delle scommesse». Una critica comune a molti Stati del continente nero.
Il sito SportPesa superato solo da Google in Kenya
La nota società di scommesse 'SportsPesa' si è aggiudicata quest’anno il secondo posto di sito Internet più visitato in Kenya. Il primo è 'Google'. Un’anomalia che dimostra quanto i keniani siano sempre più coinvolti nel gioco d’azzardo legato soprattutto alle partite di calcio. SportPesa è una compagnia privata fondata nel 2014 e con i quartier generali sia nella capitale keniana, Nairobi, sia nella città inglese di Liverpool. In poco tempo, la società è diventata una delle più popolari in Africa orientale rispetto al mondo delle scommesse sportive. Oltre al Kenya e alla gran Bretagna, SportPesa lavora anche in Tanzania, Sudafrica e l’Isola di Man, dove opera insieme alla rinomata TGP Europe Ltd.. La società keniota inoltre finanzia in Kenya altri sport come rugby e pugilato. Ma le sue sponsorizzazioni coinvolgono anche la Gor Mahia e la AFC Leopards, le due più grandi squadre di calcio nazionale, oltre alla stessa Kenyan premier league e alla Federazione di calcio keniota.