La presidente della Bce Lagarde - Reuters
Titoli di Stato sotto pressione, con il rendimento che si impenna e lo spread Btp-Bund che torna su livelli di allerta. Il mercato obbligazionario italiano è sotto stress così come quello europeo. Si tratta di un effetto collaterale della decisione della banche centrali europea e statunitense di continuare la lotta all’inflazione con tassi di interesse elevati ad oltranza.
Oggi il ministero dell'Economia ha collocato Btp short term a 2 anni per 3 miliardi di euro, a fronte di richieste per 4,866 miliardi. Il rendimento lordo è del 3,97%, in aumento di 34 punti base rispetto all'asta precedente. Nella stessa asta sono stati assegnati anche Btp indicizzati per complessivi 1,75 miliardi di euro. In particolare, il mercato ha assorbito titoli quinquennali per 767,583 milioni al 2,05% e titoli trentennali per 982,414 milioni al 2,59%.Per giovedì 28 settembre è in programma l’ultima asta di titoli di Stato del Tesoro di questo mese. Il Mef collocherà titoli per un importo complessivo fino a 9,5 miliardi di euro di Btp e Ccteu.
La presidente della Bce Christine Lagarde ha confermato ieri che l’obiettivo di Francoforte è raggiungere il target inflazione del 2% anche con scelte difficili e impopolari. Le sue parole non hanno in realtà riservato sorprese per gli addetti ai lavori ma sono parole arrivate come una doccia d'acqua gelida sui mercati, ormai entrati in un tunnel di angoscia per le prospettive di tassi d'interesse più alti e più a lungo di quanto previsto sino ad ora. I rendimenti delle obbligazioni statali sono schizzati come non accadeva da mesi. Il meccanismo è inversamente proporzionale: quando un titolo di Stato rende di più, il suo valore (prezzo) diminuisce poiché si muove in modo opposto. La dinamica, inoltre, significa che cresce l’onere statale da pagare a chi detiene il debito.
In questo contesto lo spread Btp-Bund sta tornano di attualità, balzando a livelli elevatissimi: oggi ha sfiorato i 192 punti. Il titolo di Stato italiano decennale stamattina aveva un rendimento del 4,7%. Anche il Bund decennale tedesco ha raggiunto il massimo dal 2011, con il rendimento al 2,8% (+7 punti base). Stessa dinamica per il titolo di Stato a 10 anni francese, con un rendimento a +3,4%.