mercoledì 15 gennaio 2025
Il prezzo medio in Italia ha superato la soglia dei 30mila euro. Ma è vero che i modelli più accessibili sono sempre più introvabili? Forse non del tutto...
La Dacia Sandero

La Dacia Sandero - .

COMMENTA E CONDIVIDI

Si trova poco sotto i 20mila euro, e quasi nulla sotto i 14mila… Tra le “leggende metropolitane” legate all’acquisto di un’automobile nuova c’è anche questo tipo di lamentela. Assodato che il prezzo medio delle vetture nel corso dell’anno è aumentato in maniera considerevole, e che uscire da un concessionario con un’auto nuova oggi sia un privilegio che molti non si possono più permettere, è utile andare a fondo del problema. Esaminando prima di tutto le cifre reali.

Lo fa fatto con una nota piuttosto polemica Unrae, l’associazione delle Case costruttrici estere in Italia che, numeri alla mano, ha sottolineato come l’aumento medio dei prezzi di listino nel 2024 sia stato pari allo 0,8%. Cifra fisiologica, corrispondente a circa 228 euro in più, e apparentemente poco impattante sui portafogli degli italiani. Se non fosse che porta a ben 30.098 euro il costo medio di una vettura oggi sul mercato italiano, sfondando la soglia (anche psicologica) dei 30mila. Che sono certamente alla portata di pochi per un bene effimero, per quanto quasi sempre necessario.

Ciò premesso - sottolinea Unrae - va ribadito che “commentare il prezzo medio totale del mercato non ha alcun senso, perché questo è influenzato dalle variazioni del mix di canali, di segmenti e di alimentazioni: per essere significativi, i confronti vanno fatti quantomeno a parità di canale e di segmento. È intuitivo, infatti, che se il mercato si spostasse, per ipotesi, dalle utilitarie alle supercar, l’aumento del prezzo medio sarebbe automatico, pur senza nessun incremento del prezzo di nessuna auto. Questo aumento viene invece attribuito, in modo totalmente inesatto e strumentale, a presunti aumenti dei listini e riduzioni degli sconti”.

Detto questo, è ancora possibile acquistare un’auto nuova senza svenarsi? E’ opinione diffusa che i modelli sotto i 14mila euro sarebbero ormai introvabili e quelli sotto i 20mila rappresenterebbero solo il 20% del mercato. Unrae replica che, dati alla mano (prezzo fattura), nel 2024 la prima fascia ha rappresentato circa il 5% del mercato, ma che la seconda ha sommato circa il 30% degli acquirenti. Quindi quasi un italiano su tre è riuscito a cavarsela acquistando un prodotto senza spendere più di 20mila euro.

La principale ragione della difficoltà di approccio – che comunque esistono - sta nella progressiva riduzione di disponibilità di modelli compatti (le city-car per intenderci) dai listini. Si tratta ovviamente delle vetture più accessibili. Ma sulle quali i costruttori marginano poco, e per questo risultano sempre meno presenti in gamma. Anche qui però Unrae replica che nel 2024 il numero dei modelli immatricolati nei segmenti A e B è pari rispettivamente a 24 e 79, con quote di mercato pari rispettivamente del 8,3% e 48,1%: non esattamente un deserto dunque. “Se gli acquisti dei consumatori si stanno spostando verso segmenti superiori - spiegano i costruttori - questo non può essere imputato a forzature dal lato dell’offerta, come si legge diffusamente, ma ad una evoluzione delle loro preferenze, come accade in tutti i settori merceologici”.

Chi ha ragione allora? E qual è la situazione reale? Listini alla mano abbiamo provato a verificare cosa offre il mercato a inizio 2025 a meno di 20.000 euro. I modelli in realtà non sono pochi, anche se trattandosi di versioni base, occorre poi caso per caso verificarne l’effettiva disponibilità in concessionaria. E per quanto riguarda i prezzi, abbiamo considerato quelli ufficiali, al di là di promozioni occasionali e formule alternative all’acquisto diretto in contanti. Quadricicli a parte, l’auto “vera” più economica del mercato è la Dacia Sandero: in versione base (1.0 litri benzina da 65 Cv) costa infatti 13.850 euro. E’ offerta anche in versione ibrida GLP. Al secondo posto, l’intramontabile Fiat Panda, regina del mercato da anni, che si è appena rinnovata con una versione più accessoriata in termini di sistemi di assistenza alla guida. La nuova Pandina è più cara (da 18.900 euro), ma l’ibrida classica 1.0 da 70 Cv apre il listino a 15.950.

Sempre da Stellantis arrivano le offerte più accessibili: la C3 (c’è anche elettrica e ibrida) conferma il ruolo di Citroen come marchio d’accesso e costa circa 15.000 euro nella versione 1.2 benzina da 101 Cv. Restano sotto la soglia dei 20mila anche Aygo 1.0 benzina di Toyota (18.950) e Mazda2 (19.900 nella versione 1.5 benzina da 75 Cv). Salendo di taglia, Dacia offre la Jogger (c’è anche a 7 posti) giusto a 20.000, e Opel risponde con la sua Corsa 1.2 da 100 Cv a 18.900 euro. Nessun marchio tedesco invece offre modelli a meno di 20mila euro. L’unica che si avvicina è Skoda, che di tedesco ha l’appartenenza al Gruppo Volkswagen, ma solo con la Fabia 1.0 litri da 80 Cv benzina (20.200). Doppia la proposta della coreana Hyundai, con le sue piccole i10 (1.0 da 63 Cv) e la i20 (1.2 da 79 Cv) che costano rispettivamente 18.100 e 19.900 euro.

Non mancano occasioni anche per i fedelissimi del gasolio. La più economica tra le diesel è la Fiat Tipo 4 porte 3 volumi, l’unica ancora in commercio, proposta a 17.950 euro, mentre la Renault Clio diesel 1.5 da 100 Cv sfora di poco la soglia (20.200 euro), ma torna sotto con la versione a GPL (19.050).

Capitolo cinesi. Qui i marchi emergenti sono talmente tanti che non citandoli tutti si rischia di far torto a qualcuno. Tra i più noti, DR, che ha la DR 3.0 (benzina e GPL) a 18.400, e salendo di taglia la DR 5.0 a 19.900. Anche MG offre la MG3 da 194 Cv (unica full hybrid del mercato sotto la soglia) a 19.950 e la Z6 1.5 a 17.540 euro.

Infine le elettriche. Anche tra le 100% a batteria esistono modelli sotto la soglia. DR ha la DR1.0 elettrica a 18.900, stesso prezzo per la Leapmotor T03 prodotta in collaborazione con Stellantis. Ma è ancora targata Dacia la più economica del mercato: si tratta della Spring da 45 Cv. Costa 17.900 euro, è appena stata rinnovata esteticamente e offre 212 km di autonomia.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: