Suscita una sollevazione nel mondo scientifico e politico l'iniziativa di Adriano Zaccagnini, deputato ex M5s e Sinistra italiana, ora nel gruppo Mdp, che ha organizzato per domani alla Camera una conferenza stampa dal titolo "Vaccini, l'altra verita". A far discutere sono i relatori. «La solita compagnia di giro di antivaccinisti», li definisce Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia alla Facoltà di Medicina dell'Università Vita-Salute San Raffaele, che si batte contro le "bufale" nel campo dei vaccini. Il medico si rivolge perciò alla presidente della Camera Laura Boldrini affinché si impedisca «questa vergogna». Causa sposata dal Pd con diversi parlamentari, tra cui Giuditta Pini e Michele Anzaldi. L'iniziativa provoca anche un duro intervento del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per la quale «è imbarazzante», perché «ancora una volta i paladini dell'antiscienza tentano un blitz nelle sedi istituzionali per cercare di dare visibilità a tesi antivaccini basate sul nulla, su dicerie anti scientifiche contestate da tutta la comunità e dagli istituti internazionali». Lorenzin cita anche i i danni che provoca «questa informazione fasulla» che si vedono con ritorno di malattie già debellate come il morbillo o la polio. Il dem Anzaldi definisce «vergognoso» che mentre a favore dei vaccini si spendano scienziati come Burioni e testimonial come Bebe Vio, la campionessa di scherma paralimpica, alla Camera sarebbe all'opera la «vera casta, quella che con i soldi degli italiani organizza conferenze di contenuto antiscientifico, mentre fuori la gente continua ad ammalarsi e morire proprio per la mancanza di copertura vaccinale».
Matteo Renzi attacca Mdp dicendosi dispiaciuto per un convegno «organizzato dal movimento degli scissionisti che dà spazio alla tesi dei negazionisti dei vaccini». Articolo 1-Mdp con una nota gli ribatte, parlando di «penosa strumentalizzazione». La presa di distanze, ricorda Mdp, è stata immediata. Con il capogruppo a Montecitorio Francesco Laforgia che ha definito l'iniziativa di Zaccagnini «personale, non ha nulla a che fare con la posizione del gruppo e di Articolo 1 su questo tema». Parole che non soddisfano una delle deputate che hanno sollevato il caso dal punto di vista politico, la dem Pini, che «invece di trincerarsi dietro a una scusa» chiede agli ex compagni di partito di prendere una «decisione politica». Pini ha subito attaccato l'iniziativa su Facebook chiedendo a Boldrini la revoca della concessione della sala. Cosa che, però, ha precisato poi non è nelle prerogative della presidente, visto che la sala stampa è a disposizione dei deputati. Pini chiede dunque a Zaccagnini un un passo indietro. Si rivolge a Mdp perché annulli l'evento anche il deputato dem Federico Gelli, responsabile Sanità di largo del Nazareno, medico e autore della recente legge sulla responsabilità dei camici bianchi. Il portavoce della presidente della Camera, Roberto Natale, conferma che Boldrini non può intervenire, anche se le proteste sono «comprensibili». La posizione della numero uno di Montecitorio contro la disinformazione sui vaccini, del resto, è nota e l'ha espressa in diverse interviste, nonché con la campagna contro bufale e fake news in rete, conclude il portavoce.
Zaccagnini su Facebook replica alle polemiche dicendo che la conferenza stampa di domani ha per titolo "Libertà di scelta per vaccinarsi in sicurezza" e ha l'intento di fornire «tutti quegli elementi che ad oggi sono mancanti per un'offerta
vaccinale veramente in sicurezza». Perché «i vaccini sono un'importante traguardo della scienza, ma non si può prescindere da un
utilizzo consapevole ed informato di questi». Insomma, nessun intento antiscientifico. La sua posizione, fa notare il parlamentare, è intermedia tra antivaccinisti e chi vuole la «coercizione alle vaccinazioni». Inoltre nelle sue ricerche Zaccagnini dice di aver trovato «contraddizioni nel contesto in cui si inserisce il piano vaccinale ed è giunto il momento di chiederne conto al governo». Dichiarazioni «sconcertanti», replica il deputato dem Giovanni Burtone, medico e componente della Commissione Affari sociali, che chiede di «mettere la parola fine a questa indecorosa e antiscientifica sceneggiata giocata sulla pelle degli italiani».
Anche alcune società mediche intervengono. Come quelle dei pediatri, in prima fila in questo campo. «Non vorremmo che un incontro ospitato alla Camera possa in qualche modo dare credito agli anti-vaccinisti quando c'è, invece, un forte
impegno da parte del ministero della Salute sul tema, tanto da inserire i vaccini anche nei Livelli essenziali di assistenza», auspica
Giuseppe Mele, presidente della Simpe (Società italiana medici pediatri). Anche il board del Calendario vaccinale per la vita protesta con durezza. Per i medici, riunitisi oggi nella sede della Società italiana di pediatria, «non ci sono altre verità sui vaccini».