Diciannove anni, l’esame di maturità appena superato e tutta la vita davanti. I prossimi passi per Raja Jouhary, perugina d’adozione, originaria del Marocco, sono la scelta della facoltà universitaria e la presentazione della domanda di cittadinanza. Raja è arrivata in Italia quando aveva solo due anni.
Qui ha svolto tutto il suo percorso di formazione scolastica. Ama comunicare e da grande vorrebbe fare la giornalista per contribuire a far conoscere culture e realtà diverse e a sconfiggere paure e pregiudizi. Questo è un tema che le sta a cuore a tal punto che, nonostante la giovane età, è già molto attiva nel dialogo interculturale e partecipa a dibattiti e tavole rotonde. «Per me l’appartenenza all’Italia è una questione intima, di sentimento e di identità, più che burocratica.
Dentro di me sento di avere una stratificazione di culture e valori che mi completano, che non si sovrappongono, e portano ricchezza. Vorrei condividere questa ricchezza con gli altri e spero di poter fare la cronista per dare il mio contributo in questo senso». Raja considera la cultura come un patrimonio che si costruisce giorno per giorno grazie agli studi, agli scambi di conoscenze, all’amicizia. Ora è pronta ad affrontare tutte le sfide della burocrazia e naturalmente spera in un responso positivo per la sua domanda di cittadinanza. «Mi sembra strano andare ancora in giro con il permesso di soggiorno, come se fossi appena arrivata. Spero di poter diventare italiana anche a livello legale. Nel cuore mi ci sento già».