I presenti all'udienza salutano il Papa - Servizio fotografico Vatican Media
Una delegazione composta dai promotori del Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita è stata ricevuta questa mattina da Papa Francesco nel corso dell'udienza generale del mercoledì che si è tenuta nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Al Papa è stata donata copia del Manifesto Interreligioso, nato dall'esperienza dell'Hospice Villa Speranza, la struttura sanitaria dell'Università Cattolica dedicata all'assistenza residenziale e domiciliare dei malati oncologici e non oncologici in progressione di malattia, visitato da Papa Francesco nel settembre 2016 in occasione dei venerdì della Misericordia. Papa Francesco - riferiscono i presenti - ha lodato e incoraggiato il "Manifesto" che affratella tutte le religioni, rimarcando il fatto che è «un'iniziativa giusta».
Frutto di una sensibilità nei confronti del dialogo interreligioso in ambito sanitario, il Manifesto Interreligioso definisce nove diritti per garantire, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto spirituale e religioso per chi si trova nella fase finale della vita in una struttura sanitaria, qualunque sia il suo credo. È in corso l'elaborazione delle Linee guida da condividere con gli operatori sanitari.
Nel suo primo anno di vita il “Manifesto” ha già ricevuto significativi attestati nazionali e internazionali. Infatti il documento ha ricevuto il 17 Aprile 2019 la Medaglia d’Argento dell’“United Nations World Interfaith Harmony Week Prize”, un evento annuale istituito dalle Nazioni Unite per promuovere il dialogo e la reciproca comprensione tra le diverse fedi, fondamentali per costruire una cultura della pace. Il premio – ottenuto per la prima volta da un progetto dell’Italia - è stato consegnato ai rappresentanti del Gruppo Promotore dal Re di Giordania in una solenne cerimonia che si è tenuta ad Amman.