Come nella migliore tradizione, adesso che il coperchio è stato tolto si cerca la "manina" che avrebbe cambiato il testo del dl Fisco inserendo un vero e proprio condono, è l'accusa detta dal salotto di Bruno Vespa ieri da Luigi Di Maio. Ma il giorno dopo sembra di essere alla resa dei conti, con accuse reciproche tra le forze di maggioranza. Il ministro pentastellato per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ammette che ci si trova davanti a «norme infilate nei testi senza che Lega e M5s le avessero concordate». Ma dal fronte leghista il sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia toglie ogni alibi: «Lo sapevano tutti». Negando di essere stato lui la "manina" che ha modificato il testo.

E se dal fronte M5s ipotizzano un nuovo Cdm domani per rianalizzare il testo con le norme fiscali, è il vicepremier Matteo Salvini ad allontanare questa idea. «Cosa fatta capo ha. Io quando prendo impegni con Di Maio e i cittadini li mantengo», spiega Salvini a Bolzano. «Io quello che abbiamo discusso per ore ed ore in Consiglio dei ministri l'ho trovato scritto», ha aggiunto. Per quanto riguarda un possibile Cdm domani infine precisa: «Io domani mattina sono a Cles e in tarda serata chiudo la campagna a Trento». Ma da Bruxelles interviene lo stesso premier Giuseppe Conte, che stamattina aveva confermato di voler leggere venerdì al suo ritorno a Roma articolo per articolo in decreto, ad annunciare per sabato un nuovo Consiglio dei ministri: «Ho convocato il vertice per diradare qualche dubbio politico sorto e al cdm porterò il risultato delle verifiche in piena trasparenza»

Ma, come se non bastasse, scoppia anche un altro caso - a parti inverse - sull'Rc auto, che dovrebbe aumentare anche del 40% al Nord. «Una norma mai vista, né condivisa - aggiunge il sottosegretario Garavaglia - Quindi, il problema non esiste». ll tema e la misura sull'Rc auto, fanno notare fonti del Movimento 5 Stelle, è stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed è stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina. intanto lo spread è arrivato a sfondare quota 327, il massimo da oltre cinque anni.