20 luglio, il pellegrinaggio della memoria dei Giovani per la Pace ad Auschwitz-Birkenau
Il 2 agosto 1944, 75 anni fa, veniva "liquidato" lo Zigeunerlager del campo di Auschwitz-Birkenau. In un solo giorno oltre 4.000 persone, in maggioranza donne e bambini, furono sterminate nelle camere a gas. Per questo, da alcuni anni, è stato istituito il Roma Genocide Remembrance Day, la giornata in ricordo del genocidio dei Rom e Sinti durante la seconda guerra mondiale, definito in lingua romanì Porrajmos (divoramento) o Samudaripen (sterminio) che provocò mezzo milione di vittime di questa popolazione.
La Comunità di Sant’Egidio, impegnata da anni accanto a Rom e Sinti, «si stringe accanto a questa minoranza, la più numerosa in Europa, e invita a ricordare la sua storia segnata da disprezzo e persecuzioni». Lo scorso 20 luglio, durante un pellegrinaggio della memoria ad Auschwitz-Birkenau, mille studenti liceali e universitari del movimento “Giovani per la Pace”, provenienti da tutta Europa, hanno onorato le vittime del nazifascismo, deponendo una corona di fiori anche sulla lapide in lingua romanì, che ricorda lo sterminio di Rom e Sinti.
«La memoria del genocidio provocato da ideologie razziste - diciara la Comunità di Sant'Egidio - sia un monito per contrastare la diffusione nella società di parole e comportamenti discriminatori e violenti e favorire la piena integrazione del popolo Rom, composto ancora oggi soprattutto di minori, cui va garantita integrazione scolastica, sanitaria e abitativa».