il salvataggio di Resq questa notte - Matteo Montenero/ Resq People
Resq- People Saving People, la nave di soccorso della società civile italiana, è tornata in mare lunedì e la notte scorsa ha salvato 96 migranti con due interventi molto difficili. Al largo della Tunisia, nelle acque in questo momento più pericolose e mortali del pianeta, ha recuperate 97 persone che stavano viaggiando su due imbarcazioni di ferro, estremamente pericolose per la facilità e rapidità con cui affondano. Una donna era purtroppo già deceduta.
Mentre si dirigeva verso le due barche in difficoltà segnalate dall’aereo Colibrì, dal ponte di comando la nave Resq ha avvistato una lucina che lanciava segnali luminosi intermittenti. Sono stati messi subito in acqua i due gommoni utilizzati per il recupero delle persone. A bordo dell’imbarcazione in metallo vi erano 49 persone, tra cui una donna. Immediatamente sono state avviate le operazioni di salvataggio.
Terminato il primo intervento, si è materializzata davanti agli occhi dei soccorritori una seconda imbarcazione in ferro che stava affondando. Il salvataggio è stato condotto in una situazione drammatica ed estremamente difficile.
“Abbiamo avviato le procedure di stabilizzazione che ci hanno permesso di guadagnare tempo - spiega Cecilia Strada, responsabile della comunicazione di Rwsq. - Siamo riusciti a convincere i naufraghi a rimanere immobili e calmi per quanto fosse possibile tenuto conto che la barca stava affondando. Abbiamo quindi iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio. Immediatamente dopo l’imbarcazione è affondata davanti ai nostri occhi”.
In occasione del secondo salvataggio sono state recuperate 47 persone, tra cui 3 donne (una di questa di minore età). I ragazzi minorenni sono 24. Purtroppo, dall’acqua è stato recuperato anche il corpo senza vita di una donna subito ricomposto a bordo della nave.
Alla ResQ People è stato assegnato il porto di Trapani dove conta di giungere venerdì pomeriggio.
La nave ha avvistato una terza imbarcazione in difficoltà , ma poiché aveva 96 persone a bordo ha chiesto l’aiuto della Guardia Costiera che è intervenuta rapidamente.
“RESQ - People Saving People onlus - sottolinea il presidente Luciano Scalettari - ha potuto svolgere questa missione grazie al fattivo e specifico sostegno economico di alcune realtà ecclesiali italiane che, insieme a quello di migliaia di donatori, ci ha permesso di tornare nel Mediterraneo centrale a salvare vite.”