Uno sponsor a dir poco inopportuno. La decisione della Figc di accettare la sponsorizzazione di Intralot (una delle principali società di scommesse) per la Nazionale di calcio ha sollevato (giustamente) una serie di polemiche e di perplessità. In ambito politico e non solo.
Interrogazioni del PdLa senatrice del Pd
Donatella Albano (membro della commissione antimafia) ha presentato un'interrogazione in materia. "Mi chiedo se rispetti
quanto prescritto dal cosiddetto Decreto Balduzzi, che
vieta la pubblicità del gioco d'azzardo con vincite in denaro
nelle trasmissioni televisive, radiofoniche, cui potrebbero
assistere dei minori, nonché sui giornali, su riviste e
pubblicazioni e via internet. E lo sport deve essere
foriero di valori positivi, tant'è che la pratica sportiva
costituisce una parte essenziale dell'educazione dei minori".
Anche
Ermete Realacci (Pd) ha presentato un'interrogazione a Renzi chiedendo se tale sponsorizzazione sia "compatibile con i valori dello spot e con le azioni di contrasto alle ludopatie promosse dall'esecutivo" in un paese dove si stima che "dall'1,5% al 6% della popolazione" soffra di tale patologia.
Contraddizione con divieto di pubblicità in tv
"Mentre in Parlamento chiediamo che ci sia il divieto di pubblicità sui giochi d'azzardo, uno degli operatori del settore viene annunciato come premium sponsor della nazionale di calcio. È un autogol, una contraddizione che in nessun modo può andare di pari passo con la battaglia per il contrasto e la prevenzione della ludopatia che stiamo portando avanti" ha aggiunto il deputato del Pd Federico Ginato, relatore alla Camera della proposta di legge dell'onorevole Basso che punta ad abolire la pubblicità sul gioco d'azzardo.
La Figc: "Nessuno sponsor sulla maglia azzurra"Lo precisa la Figc all'Ansa a proposito delle polemiche sullasponsorizzazione "Premium" da parte di Intralot, concessionarioper il gioco in Italia. "È bene chiarire- fanno presente a viaAllegri -che accordi di questo tipo non prevedono alcun logosulla maglia, che rimane del tutto pulita(come da regole Fifa),e neppure sulle tute. L'immagine che si vede in giro è solo unaphoto opportunity, un dono di tipo personale come quelli fattitante volte a sponsor, politici, appassionati e giornalisti".
Il viceministro Bubbico: disdicevole e inopportuno"Il gioco d'azzardo rappresenta un costo sociale enorme per la nostra società. Un vulnus grave in termini umani, sociali, morali. Chi rappresenta i valori sani dello sport, dell'etica, della legalità, della competizione positiva, del gioco di squadra, non può legarsi a uno sponsor che rappresenta interessi diversi e che, indirettamente, espone tantissime persone e molti giovani a un rischio gravissimo,come quello del gioco d'azzardo e delle ludopatie" ha detto il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico definendo quantomeno inopportuna se non disdicevole la sponsorizzazione.
Il sottosegretario Beretta: scelta inopportuna
"Capisco i problemi di finanziamento, ma in questo momento in cui il Governo sta riordinando il settore serve muoversi con cautela, la mia personale opinione è che si tratti di una scelta inopportuna" ha detto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, "sono già state annunciate delle interrogazioni e quella sarà la sede più opportuna in cui risponderemo".
Un appello ai calciatori a dire da che parte stanno arriva dal senatore del M5s
Giovanni Endrizzi.
L'Aiart: prepotenza istituzionale
“L’ennesima prepotenza istituzionale dal rischio sociale altissimo”. è perentorio il Presidente dell’Aiart (l’Associazione che tutela e educa gli utenti dei media) Massimiliano Padula. “Questo accordo – spiega – mescola pericolosamente due idee incompatibili di gioco: una sana e autentica come lo sport e una sconsigliabile e potenzialmente nociva come l’azzardo”.
De Palo (Forum associazioni familiari): i calciatori si ribellino"Sarebbe bello che la Nazionale di calcio promuovesse insieme al Forum e alle associazioni che lavorano al contrasto di ogni dipendenza una campagna contro il gioco d'azzardo" commenta Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari. "Sono certo che i nostri campioni, ed in particolare il capitano Buffon, non si tirerebbero indietro e metterebbero volentieri la faccia per il bene dei giovani". Anche secondo De Palo "non è pensabile che la Nazionale di calcio, simbolo di un intero Paese, amata e seguita dai nostri ragazzi, diventi una bandiera delle scommesse e dell’azzardo".
Caritas di Roma: difficile parlare ai ragazzi di ludopatia"Sarà ancora più difficile entrare nelle classi, guardare in faccia gli studenti - migliaia ogni anno - e parlare loro di come l'azzardo riduca le famiglie in povertà. Sarà ancora più difficile parlare di valori come impegno, dedizione, lavoro, studio e onestà, in contrasto con la società del tutto e subito, delle scorciatoie, del tutto mi è dovuto". Commenta monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma. "L'accordo siglato dalla Federcalcio rappresenta una macchia che certamente non fermerà il nostro lavoro, ma che rende indegni coloro che lo hanno sottoscritto e inguardabile questa squadra".
Consulta antiusura: la Ficg cambi ideaIl presidente della Consulta nazionale antiusura "Giovanni Paolo II" monsignor Alberto D'Urso ha scritto al presidente della Ficg Tavecchio per chiedere di svincolarsi dall'accordo Intralot ascoltando "la delusione, lo sdegno, l’indignazione, la preoccupazione e l’allarme lanciati in queste ore dalla gente comune, da alcuni mass-media ed esponenti del mondo calcistico".