Giachetti vince le primarie del centrosinistra per Roma, mentre
a Napoli la Valente supera Bassolino; Trieste sceglie il sindaco
uscente Cosolini. Questa volta
nessuno sgambetto dai gazebo delle primarie: vincono i
candidati della maggioranza Pd, i renziani, e sconfiggono
nella capitale Roberto Morassut, sostenuto dalla sinistra Dem, e
nel capoluogo partenopeo l'ex sindaco Antonio Bassolino. "Siamo
molto soddisfatti: c'è stato un bel segnale di partecipazione e
passione. Ora andiamo a vincere", dichiara il vicesegretario
Lorenzo Guerini. A Napoli cresce affluenza, ma a Roma il Pd paga
in termini di presenze ai seggi le vicende dell'ultimo anno: i
votanti si dimezzano.
Sono da poco passate le 23, al termine della lunga giornata
dei gazebo, quando Matteo Renzi si congratula al telefono con i
vincitori delle primarie. Alla vigilia del voto, il segretario
aveva rivolto un invito alla partecipazione, mentre, come sempre
in passato, non aveva portato il suo sostegno esplicito a nessun
candidato. Ma, osservano i dirigenti Pd, questa volta a vincere
sono stati "i renziani": la strada è ancora lunga, ma il partito
- osservano - sta cambiando pelle anche sul territorio. Adesso a
Roma e Napoli la sfida è tutta in salita ma, assicurano a una
voce i dirigenti Pd, a partire dal presidente Matteo Orfini,
"possiamo vincere". A Roma, spiegano, potrebbe giocare a favore
del Pd la forte frammentazione degli avversari. A Napoli, la
città più ostica, si punterà "sull'effetto novità" di Valente
che comunque aveva già fatto parte della Giunta di Rosa Russo
Iervolino.
"Napoli ha scelto di guardare avanti con una nuova classe
dirigente", esulta l'ex pupilla di Bassolino, che vince con il
46% contro il 40% dell'ex sindaco. "Ci ho messo tutte le mie
forze, continuiamo la battaglia per Napoli", dice Bassolino che
ammette di essere stato "sconfitto". E al Pd sono persuasi che
non farà mancare il suo sostegno.
Ben più netta la vittoria di Giachetti: 64% contro il 27% del
principale sfidante. "Oggi abbiamo giocato un'amichevole. Ora
voglio vincere le elezioni e non è così scontato", dice il
candidato sindaco. "Lo sosterrò da subito", dichiara Morassut,
che era sostenuto dalla sinistra Dem. Adesso per reazione,
sostiene più d'uno, la sinistra extra Pd potrebbe provare - ma
non è semplice - a convogliare le forze su Massimo Bray.
Sempre sul fronte renziano, c'è la vittoria del sindaco
uscente di Trieste, Roberto Cosolini, confermato con 4.447 voti,
il 65,02%, mentre lo sfidante, il senatore Francesco Russo,
sceso in campo all'ultimo momento, si è fermato al 34,98%, con
2.392 preferenze. A Bolzano, dove hanno votato in 1.791, ha
vinto Renzo Caramaschi, ex general manager del municipio. A
Grosseto ha vinto, con 3.576 voti, Lorenzo Mascagni. Record di
affluenza a Benevento, dove vince Raffaele Del Vecchio con il
66% dei voti.
In tarda serata, i dirigenti del Pd descrivono Renzi molto
soddisfatto per la prova di partecipazione ai gazebo. "In
centomila - è il bilancio del capogruppo Pd Ettore Rosato - oggi
hanno partecipato. Altri si accontentano di qualche click o
mostrano una frammentazione totale senza un'idea". Il
riferimento implicito è da un lato ai 5 Stelle, che hanno scelto
Virginia Raggi a Roma con 3862 votanti, dall'altro alla destra.
Nella capitale la partecipazione è dimezzata rispetto alle
primarie del 2013 (furono 100mila, ora sono stimati 50mila). Ma,
osserva Guerini, "è un buon risultato considerata la situazione
da cui partivamo". Nelle altre città, rileva il vicesegretario,
il trend di partecipazione sale: a Napoli erano stati 16.500 lo
scorso anno, oggi 30.000. Ma la minoranza Pd ricorda che nel
2012 per le primarie Bersani-Renzi avevano votato in 67 mila a
Napoli, 230 mila a Roma.